Vacek travolto da un tifoso cade malamente, reazione furiosa: vergogna (anche) alla Vuelta
Tutto il mondo è paese e purtroppo anche la Vuelta, la più popolare corse a tappe ciclismo spagnola, ha dovuto fare i conti con alcuni tifosi indisciplinati, come accaduto al Tour e al Giro. A farne le spese è stato quello che allo stato attuale delle cose è il secondo nella classifica generale ovvero Mathias Vacek, coinvolto in una brutta caduta fortunatamente senza conseguenza.
Vergogna alla Vuelta, tifoso travolge ciclista
Seconda giornata di gara dopo la tappa d'apertura, e primi intoppi alla Vuelta. Durante una salita il gruppo si è trovato a fronteggiare tanti tifosi che si sono posizionati ai bordi della strada, in attesa del passaggio dei ciclisti. Oltre a personaggi pittoreschi, e appassionati più o meno sfrenati, c'è stato anche chi ha esagerato. Un tifoso si è sporto troppo e così è finito per provocare la caduta del ciclista della Lidl-Trek Mathias Vacek. Quest'ultimo dopo lo spavento, e molto dolorante, si è rialzato facendosi anche aiutare da altri spettatori e da alcuni addetti ai lavori.
La reazione di Vacek, rabbia feroce contro il tifoso pericoloso
Prima di rimettersi in sella e ripartire però Vacek è andato a chiarire le cose con il tifoso che lo aveva buttato giù. Dopo averlo apostrofato ferocemente, il ceco ha quasi minacciato l'aggressione fisica all'uomo prima di concentrarsi nuovamente sulla gara, anche alla luce della sua ottima posizione di classifica. Un nuovo brutto episodio dunque che impone ulteriori riflessioni agli organizzatori delle grandi gare.
Vacek dopo la gara ha commentato così l'accaduto: "Sono caduto sull'ultima salita, a 20 km dal traguardo. Solo alcuni tifosi erano fermi sulla strada. Mi hanno toccato e sono caduto. È un po' fastidioso che ad alcune persone non importi e non lascino passare i corridori con un po' di spazio, ma è così che vanno le cose. Sono arrivato sano e salvo al traguardo e sono contento di stare bene. Dovevo fare un grande sforzo per tornare al gruppo, ma sono comunque riuscito a farcela in un buon tempo e ho potuto recuperare un po'. Ma non avevo più la potenza per il traguardo. Di sicuro, volevo lottare per la maglia rossa anche al traguardo e fare un buon risultato, ma con la caduta e lo sforzo che ho dovuto fare, non avevo più le gambe. Sono contento di aver potuto tenere la maglia bianca e di stare bene".