Un oro e due argenti, è grande Italia agli Europei di ciclismo con Barbieri, Bianchi e Consonni
Un bellissimo oro e due argenti agli Europei di ciclismo a Monaco di Baviera. Rachele Barbieri ha infilato al collo il metallo più prezioso nell'omnium femminile mentre Simone Consonni nella stessa specialità (ma al maschile) ha ottenuto un buon argento, ma con il rammarico di aver mancato il podio più alto per una mezza ruota. Argento – ma in questo caso è straordinario – quello ottenuto da Matteo Bianchi nel chilometro da fermo su pista: una prestazione resa eccezionale per il record italiano fissato in qualificazione e per il tempo lievemente ‘peggiore' in finale.
In Germania, alla luce dei risultati odierni, l'Italia è al terzo posto nel medagliere con 10 medaglie (2 ori, 5 argenti, 3 bronzi) alle spalle della Francia, che ne ha 10 (con 5 ori che fanno la differenza), e della Germania anch'essa a quota 11 ma con più ori nel paniere.
Le gare. Si parte dall'impresa di Barbieri che si può definire in un modo: strepitosa. E soprattutto caratterizzata da una grande forza di volontà e massima concentrazione da parte dell'italiana a causa di un attesa sfiancante scaturita da una caduta e dallo stop per sistemare il velodromo. L'azzurra ha dato tutto nella corsa a punti, mettendo le mani sull'oro con un'ultima frazione da incorniciare: quei 20 punti incamerati la spingono sul gradino più alto del podio (174 complessivi) dopo il secondo piazzamento nello scratch iniziale, il quarto nella tempo race e nell'eliminazione.
Da un oro meritato a un argento che poteva essere un oro. È successo a Simone Consonni nell'omium maschile, con Simone Consonni che è stato preceduto di pochissimo dal francese Grondin. Anche in questo caso si è deciso tutto nella corsa a punti in virtù di una classifica molto equilibrata. All'ultima volata l'ha spuntata il transalpino.
Menzione speciale per Matteo Bianchi che ha chiuso al secondo posto nella specialità su pista del chilometro da fermo. Ventunenne, originario di Laives (Bolzano) ha registrato un ottimo tempo di 1'00″089. Di poco meglio di lui ha fatto il francese Melvin Landerneau (59″975). Il bronzo è andato al tedesco Maximilian Dornbach. La grandezza della prestazione di Bianchi, però, è in un altro particolare molto importante: in qualificazione aveva stabilito il record nazionale, diventandol primo italiano a scendere sotto il minuto (59″661).