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Tour de France 2024

Turgis vince al Tour, dietro c’è una storia emozionante: “Oggi avevo un fratello in ciascuna gamba”

Il 30enne corridore francese della TotalEnergies ha conquistato il primo successo importante della carriera. Il primo pensiero va a Tanguy e Jimmy, i fratelli che non hanno corso più per problemi cardiaci.
A cura di Maurizio De Santis
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La commozione di Turgys poco dopo aver vinto la nona tappa del Tour de France.
La commozione di Turgys poco dopo aver vinto la nona tappa del Tour de France.
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Anthony Turgis è il vincitore che non ti aspetti. Esce dalla nuvola di polvere con la faccia madida e impastata per il sudore, conquista la 9ª tappa del Tour de France a Troyes dopo una giornata sulle ‘strade bianche'. È uno dei successi più importanti della carriera; arrivato a 30 anni, gli regala una soddisfazione particolare sia perché ottenuto nel tratto da incubo per i ciclisti (l'opportunità di correre sullo sterrato aveva alimentato critiche e timori per la classifica) sia perché, per lui che è francese, tagliare per primo uno dei traguardi della Grande Boucle gli riserva un orgoglio particolare. E poi ha una storia particolare che lo spinge a fare una dedica emozionante a caldo.

Il primo pensiero va a Tanguy e Jimmy, che hanno interrotto la loro esperienza nel mondo del ciclismo a causa di problemi cardiaci: "Purtroppo, non possono vivere certi momenti, lo fanno attraverso di me". Chi sono queste due persone? Lo svela poco dopo: "Oggi avevo un fratello in ciascuna gamba". Turgis torna sulla gara e racconta com'è andata: "Corro da anni per ottenere una grande vittoria! Ho cercato di gestire al meglio le mie possibilità, a un certo punto ho avuto un crollo poi però sono riuscito a riprendermi e sono tornato. È il mio settimo Tour de France, è incredibile! Non avrei mai pensato di vincere una tappa qui".

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Braccia alzate, sorriso stampato in visto: dopo ben 14 settori di sterrato è stato il fuggitivo della TotalEnergies a mettere la ruota davanti a tutti: ha battuto in volata Thomas Pidcock e Derek Gee. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sono anche andati all'attacco nel corso della frazione più temuta, ma alla fine gli uomini di classifica hanno preferito non rischiare chiudendo quasi in fila, distanziati di poco. Lo sloveno è così al primo giorno di riposo in maglia gialla, per il resto i distacchi restano inalterati nella classifica generale.

La 9ª tappa tanto vituperata e temuta è stata sì interessante ma non ha prodotto scossoni, lasciando i ciclisti che sono in vetta con minutaggio e gap identici. Pogacar, dunque, conserva un +33 secondi su Evenepoel, mentre Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e Primoz Roglic (Red Bull – BORA-hansgrohe) confermano rispettivamente il + 1'15" e +1'36". Possibile che nessuno abbia guadagnato minuti e colmato distacchi in questa giornata? Uno c'è stato: Derek Ge, il canadese è salito di cinque posizioni complessive in classifica generale. Adesso è 9° a ridosso del primo giorno di riposo.

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