Tragedia sfiorata sul Mortirolo al Giro d’Italia, Biermans cade in un burrone: “Un volo di 25 metri”
Mentre tutti hanno festeggiato l'ennesima impresa di Pogacar al Giro d'Italia, vincitore in solitaria del primo tappone alpino arrivando per primo a Livigno, in pochi si sono resi conto che un giornata di festa poteva trasformarsi in una nuova, incredibile tragedia. Il corridore dell'Arkéa-B&B, Jenthe Biermans è stato protagonista di una incredibile e pericolosissima caduta nel corso della discesa del Passo del Mortirolo: finendo in un burrone dopo un volo di circa 30 metri.
Una festa, quella in onore di Tadej Pogacar che a 14 chilometri dall'ultimo strappo del Mottolino che portava al traguardo di Livigno ha deciso di fare tutto da sé: ha parlato velocemente con l'ammiraglia e ha salutato i compagni di ventura, pedalando a doppia velocità non appena la strada si è impennata. Così, nel giro di pochi minuti è andato a riprendere ad uno ad uno tutti i fuggitivi di giornata e si è preso il meritatissimo tripudio popolare dei centinaia di appassionati sia sulle strade sia in tv.
Eppure, tutta quella giustificata gioia sarebbe potuta trasformarsi in tragedia e dolore, perché durante la 15a tappa del Giro 2024, è avvenuta una incredibile caduta che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. A raccontarlo è stato lo stesso protagonista, una volta arrivato al traguardo, tra lo stupore generale. In pochissimi si erano accorti dell'evento, concentrati sui primi del plotone, sui fuggitivi, sugli uomini di classifica. Il racconto di Biermans ha a dir poco del pazzesco: è stato triste protagonista di un volo nel vuoto nel corso della discesa dal Mortirolo.
"Ho valutato male una curva in discesa ed il risultato è stato una terribile caduta", ha spiegato Biermans che è stato poi soccorso e aiutato da alcuni suoi colleghi di corsa: "Quattro squadre hanno subito iniziato a cercarmi. Ero sprofondato in un dirupo di almeno 25-30 metri, un burrone. Gianni Meersman e alcuni uomini di Intermarché-Wanty, tra gli altri, sono arrivati immediatamente e mi hanno dato una mano. Voglio ringraziarli pubblicamente", ha detto.
Ma cos'è accaduto di preciso? Il 28enne non ha saputo darsene una ragione ma è rimasto comprensibilmente scioccato: "In un primo momento non potevo più muovermi. Ho continuato a volare nel vuoto dopo la caduta e alla fine mi sono fermato attorno a un albero. Inoltre ho perso la comunicazione radio durante la scivolata, quindi non sono riusciti a trovarmi subito". Poi, dopo il soccorso dei colleghi è potuto ripartire e finire la tappa: "Sono risalito in bici e poi ho proseguito grazie al grande supporto degli altri ragazzi e della mia forza di carattere. Ora faremo dei controlli e speriamo che non ci siano fratture".