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Tour de France, 11a tappa: vince Gallopin, Nibali resta maglia gialla

Commevente Andrew Talansky: corre con la schiena a pezzi e tra le lacrime, pur di ritirarsi dalla corsa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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tony gallopin

Nessuna sorpresa nell'undicesima tappa del Tour de France, che da Besançon si è allungata per 187,5 chilometri fino ad Oyonnax. Una tappa ricca di insidie che ha visto la vittoria a sorpresa di Tony Gallopin, ma che ha permesso a Vincenzo Nibali di conservare la Maglia Gialla. Tanto per avere la misura dell'impresa di Gallopin, basta prendere in considerazione la quota di vittoria che veniva assegnata dai bookmaker, ovvero 55. Del resto, in una tappa che vedeva ben quattro cime nel finale, si prevedeva che potesse riservare qualche sorpresa: dalla Côte de Rogna, alla Côte d'échallon, passando per la Côte de Désertin e la Côte de Choux, quattro cime ostiche per i più, che hanno permesso al corridore francese della Lotto-Belisol di firmare un clamoroso exploit.

Ma la tappa ha dato anche un'altra importante indicazioni, e riguarda Andrew Talansky: il corridore statunitense si era fermato per poi ripartire tra atroci sofferenze. La sua schiena, infatti, non ha retto le cadute patite nelle tappe precedenti, spingendolo al ritiro. Poi però i suoi tecnici lo hanno convinto a provarci lo stesso: toccante l'immagine del corridore, in lacrime, rimesso in piedi dal suo direttore sportivo, Robert Hunter. L'obiettivo, ovviamente, è arrivare prima che accumuli un ritardo tale da essere espulso. Soddisfatto, insomma, soltanto Vincenzo Nibali, che conserva così il suo vantaggio sugli inseguitori, che con i ritiri di Froome e Contador delle tappe precedenti, gli permette di conservare la Maglia Gialla e dormire sogni tranquilli. E domani dodicesimi tappa: altri 185 chilometri, da Bourg-en-Bresse a Saint-Étienne.

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