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Giro d'Italia 2024

Thomas tira la volata a Cavendish al Giro d’Italia, ma non doveva farlo: è la potenza dell’amicizia

Mark Cavendish ha concluso il suo ultimo Giro in carriera vincendo la tappa di Roma grazie al gesto unico di Geraint Thomas, che si è calato nei panni di gregario d’eccezione. Per regalare il premio più bello ad un amico di una vita.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultima tappa del Giro d'Italia 2023 a Roma ha regalato un'ultima, immensa emozione: la vittoria di Mark Cavendish braccia al cielo nella Città Eterna. Lo sprinter 38enne britannico della Astana Qazaqstan è arrivato primo sul traguardo, lanciato in volata da un gregario d'eccezione, l'ex maglia rosa Geraint Thomas della INEOS Grenadiers.

Che un corridore di una squadra aiuti in volata un avversario di un altro team per vincere la tappa non si è mai visto, soprattutto se chi indossa le vesti da gregario è soprattutto un capitano avversario. Ma al cuor non si comanda e così, proprio sul finale di Roma e dell'edizione 2023, il Giro ha regalato una delle pagine più belle già inserite di diritto nella storia della corsa rosa. Protagonisti due "nonni" della pedalata, Mark Cavendish (classe 1985) e Geraint Thomas (classe 1986), connazionali e amici di vecchia data.

Per molti è stata quasi una sorpresa quando nell'ultimo chilometro, in testa al plotone che arrivava a tutta velocità si è piazzato Geraint Thomas. Il signor G ha improvvisamente deciso di andare avanti, dopo aver fatto un cenno d'intesa a Leon Sanchez dell'Astana e compagno di Cavendish. L'idea? Quella di trascinare proprio "Cannonball" verso il successo di giornata. E così l'ex maglia rosa e secondo in classifica generale si è tolto i gradi e si è calato nella perfetta parte di gregario, con il risultato più bello: vedere trionfare Cavendish a Roma, per l'ultima tappa del Giro, per l'ultimo suo Giro.

Il velocista britannico aveva infatti ufficializzato il suo ritiro dalle corse, a 38 anni, proprio durante questa edizione, in una toccante conferenza stampa dopo una carriera a dir poco sfavillante, con – tra le tante vittorie – 34 vittorie al Tour e 18 al Giro. L'ultima, quella di domenica, tra le più belle: da quel momento, oltre ad aver riconfermato di essere il ciclista più vincente in attività è diventato anche il più anziano a trionfare alla Corsa rosa. A 38 anni e 7 giorni, infatti, Cavendish ha superato il record che era di Paolo Tiralongo, del 2015, quando si impose a 37 anni, 10 mesi e 9 giorni. Un ultimo regalo, dunque, consegnatogli con il fiocco dell'amicizia da una generosissimo Thomas.

Due giovanissimi Cavendish e Thomas: è il 2005, ai Mondiali in Australia con la maglia della Gran Bretagna
Due giovanissimi Cavendish e Thomas: è il 2005, ai Mondiali in Australia con la maglia della Gran Bretagna

Per capire il reale motivo di questo estremo gesto di affetto bisogna riavvolgere i nastro di qualche anno e ripercorrere la storia del pedale dei due britannici quasi coetanei. Hanno iniziato insieme, nell'Academy inglese che ha sfornato tanti campionissimi, hanno vissuto straordinari anni da compagni di squadra e di nazionale, anni in cui hanno stretto un'amicizia solida e reale che è perdurata nel tempo, al di là di maglie, team e colori indossati. E che si è dimostrata in tutta la sua apoteosi, durante il rettilineo finale di Roma prima e con un abbraccio ai limiti della commozione poi.

A raccontare quanto è avvenuto in strada è stato alla fine lo stesso Thomas che ha voluto rispondere alle perplessità dei presenti lungo l'arrivo: "Ho visto che aveva solo Luis Léon Sánchez con lui. A quel punto mi sono detto: ‘Andiamo ad aiutare un fratello’". Così il gesto per il fuoriclasse dell'Isola di Man ha raccontato G dopo aver abbracciato stretto Cav. Per un chilometro Thomas è andato in testa al gruppo a tirare, con Cavendish che lo seguiva da vicino: un apporto determinante per la diciassettesima (e ultima) tappa vinta dal fuoriclasse dell’Isola di Man.

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