Terribile schianto a 70 km/h nel ciclismo su pista: Truman via con l’ossigeno in sedia a rotelle
La seconda giornata dei Giochi del Commonwealth è stata scossa dal tremendo incidente che ha visto protagonista il britannico Joe Truman e l'australiano Matthew Glaetzer nel corso della semifinali di Keirin, con il primo che ha avuto la peggio rimediando un grave infortunio: i primi esami sostenuti dopo la gara hanno evidenziato la rottura della clavicola. Truman è stato immediatamente soccorso dai medici presenti in pista e, dopo pochi minuti, portato via in sedia a rotelle con l'ausilio di ossigeno per agevolare la respirazione.
Succede tutto in pochi attimi a velocità elevatissima. Siamo intorno ai 70 km/h quando Glaetzer, avanti a Truman, cerca di tenere la ruota di Carlin davanti a lui. Forse c'è un contatto tra le due bici, o semplicemente una sbandata, ma Glaetzer cade nel mezzo della pista e si trasforma in un ostacolo piantato sulla strada di Truman senza alcuna possibilità di essere schivato. L'impatto è tremendo: il pistard inglese viene sbalzato verso l'alto e ricade violentemente sulla pista, sul lato destro. La scena è agghiacciante, per i detriti che volano dalle due biciclette ma soprattutto per la reazione di Truman, che scivola per metri inerme, senza dare alcun tipo di cenno.
I soccorsi sono immediati e fortunatamente efficaci. Il grande spavento del pubblico presente al velodromo e da casa è alleviato dalle immagini di Truman che lascia la pista in sedia a rotelle, con la maschera dell'ossigeno per facilitare la respirazione. Inizialmente si temono gravi problemi al collo, per fortuna scongiurati dai primi check effettuati in ospedale. Lo stesso Truman, nel recente passato, ha dovuto fare i conti con un grave infortunio alla schiena che l'ha tenuto fermo per quasi due anni.
"Penso che Glaetzer sia andato sulla mia ruota posteriore e non sono sicuro di cosa sia successo dopo – ha spiegato lo scozzese Carlin, medaglia d'argento in finale –. Non l'ho ancora rivisto perché non è bello vedere il tuo amico cadere in quel modo. Joe è un compagno di squadra, lo conosco da tempo e penso abbia preso una bella botta alla testa quando è caduto. Ha già avuto alcuni problemi durante la sua carriera, ma è molto volitivo ed è sempre tornato più forte, quindi speriamo che non sia un infortunio grave. Ha molto a cui puntare e tempo dalla sua parte".