Taco Van der Hoorn vince la terza tappa del Giro d’Italia davanti a Cimolai, Ganna sempre in rosa
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Alla fine ha vinto chi non te l'aspetti, Taco Van der Hoorn della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux, l'olandese eroe di giornata che ha compiuto l'impresa di restare in fuga dall'inizio alla fine di una tappa tormentata dalle prime salite e dai tanti saliscendi. Malgrado il tentativo finale del gruppo, Van der Hoorn ha tagliato il traguardo con 4″ sulla voltata del plotone guidata da Cimolai su Sagan.
La terza tappa da Biella a Canale, di 190 chilometri con gli ultimi 70/75 che presentavano i primi grandi strappi del Giro d'Italia era un test che serviva per capire come stiano realmente i protagonisti per la vittoria finale da queste prime tappe, con 3GPM due di quarta e uno di terza categoria. Una tappa più per passisti che per velocisti, che presentava qualche spunto per gli scalatori, al di là delle vittorie volanti per i Gran Premi.
Alla vigilia, tantissimi i nomi di probabili vincitori di tappa dal tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) a Caleb Ewan (Lotto Soudal) al belga Tim Merlier (Alpecin Fenix). Tra gli italiani, gli occhi erano puntati ovviamente per lo ‘Squalo' Nibali alla ricerca della forma migliore e per la vittoria di giornata con Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Giacomo Nizzolo (Qhubeka ASSOS) e Gianni Moscon (Ineos Grenadiers). E non sono mancate le sorprese perché il successo è arrivato per l'esperto olandese della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux, Van der Hoorn.
La fuga in 8, dai primi chilometri
Si è partiti da Biella sotto la pioggia, con una prima parte di tappa che grazie ad una altimetria pianeggiante non ha dato elementi importanti su come si sarebbe sviluppata la strategia dei vari Team. Plotone compatto, qualche piccola fuga sporadica, con un massimo di cinque/sei minuti di vantaggio, finchè l'Alpes e la Bora-Hansgrobe si sono messe davanti al gruppo per ridurre il gap proprio a ridosso dei primi strappi di giornata. Gli otto fuggitivi hanno visto assottigliare il distacco, per arrivare ai piedi della prima vera salita del Giro numero 104 con poco più di 3 minuti dal plotone.
La caduta di Belletti e Petilli
Vincenzo Albanese si prende i nove punti del primo GPM tra gli otto in fuga, poi Peter Sagan perde terreno in un gruppo che affronta la discesa con grande velocità sgranando il plotone anche a causa di una caduta che ha coinvolto due uomini della Eolo Kometa Manuel Belletti e Marton Dina oltre a Simone Petilli dell’Intermarchè Wanty Gobert. Nulla di grave ma momenti di paura per tutti, all'inseguimento degli otto battistrada tenuti a distanza di sicurezza.
Il crollo di Ewans e Groenewegen
E' sul secondo GPM di giornata che iniziano le sorprese, prima tra tutte le confermate difficoltà di Caleb Ewans che si ritrova nelle retrovie del gruppo e non riesce a rientrare. L'alfiere della Lotto Saudal, tra i favoriti, conferma la sensazione di non essere per nulla in forma Giro, un pensiero affiorato dopo il 10° posto di ieri e confermato dalla pedalata pesante. Così come Dylan Groenewegen che sul Castino perde a sua volta terreno insieme al vincitore di ieri, Tim Merlier.
Il tentativo di Sagan di riprendere i fuggitivi
Sull'ultimo GPM di Guarene restano in sei in fuga, nei 5 chilometri di salita la Bora-Hansgrohe di Peter Sagan inizia a fare sul serio e frantuma il gruppo con un’azione decisa, aprendo la parte finale della tappa per il proprio leader. Le alternative iniziano a farsi sempre più sottili, anche se avversari per lo slovacco non mancano con Moscon, Evenepoel, Gaviria ed Elia Viviani tutti rimasti rigorosamente nel plotone.
Il capolavoro di Van der Hoorn
Restano solo in tre davanti al gruppo con meno di 30″ a 15 chilometri dal traguardo, ma dopo lo scollinamento, la Bora riparte sui pedali per permettere a Sagan di tagliare il traguardo per primo, grazie al lavoro di tre compagni di squadra infaticabili. Nell'ultimo saliscendi, Pellaud e Van der Hoorn restano ancora in leggero vantaggio provando a sfruttare fino in fondo la lunga fuga di giornata con l'olandese della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux che riesce a fare il vuoto aumentando il vantaggio, in solitaria, per il successo di tappa.
Ganna sempre in maglia rosa
Dopo la terza tappa del Giro d'Italia numero 104, Filippo Ganna mantiene la vetta della classifica generale malgrado il tentativo di Sagal di spaccare in due la gara odierna con un forcing di squadra nel finale. Per il campione del mondo, dunque, terzo giorno da leader assoluto con 16″ su Foss e 20″ su Evenepoel.
Ecco le prime posizioni della classifica generale
1 GANNA Filippo (INEOS Grenadiers) 8:51:26
2 FOSS Tobias (Team Jumbo-Visma) 0:16
3 EVENEPOEL Remco (Deceuninck – Quick Step) 0:20
4 ALMEIDA João (Deceuninck – Quick Step) 0:20
5 CAVAGNA Rémi (Deceuninck – Quick Step) 0:21
6 MOSCON Gianni (INEOS Grenadiers) 0:26
7 VLASOV Aleksandr (Astana – Premier Tech) 0:27
8 BETTIOL Alberto (EF Education – Nippo) 0:29
9 CASTROVIEJO Jonathan (INEOS Grenadiers) 0:30
10 ULISSI Diego (UAE-Team Emirates) 0:32
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