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Giro d'Italia 2024

Storico Biniam Girmay al Giro d’Italia! È il primo ciclista africano a vincere una tappa

A Jesi arrivo in volata a due con Girmay che stampa al traguardo Van der Poel che si rialza e si complimenta con l’eritreo. Prima vittoria assoluta al Giro d’Italia da parte di un ciclista africano.
A cura di Alessio Pediglieri
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A Jesi si conclude la 10a tappa con un arrivo in leggera salita ma con una volata che non lascia scampo ai migliori in classifica che negli ultimi 10 chilometri hanno provato a fare selezione sull'ultima erta. A spuntarla è stato Biniam Girmay, l'eritreo che si prende la prima vittoria al Giro d'Italia alla sua prima partecipazione ad una corsa a tappe, entrando nell'albo d'oro per essere il primo corridore africano a riuscirci. Schiantato sull'arrivo in volata Van der Poel che a pochi metri dal traguardo si è rialzato accettando la resa, lasciando la scena all'avversario.

Un Girmay che ha cercato e conquistato il successo di tappa anche contro la sfortuna che lo stava per colpire a poche curve dal traguardo quando è andato dritto perdendo contatto con il plotone, restando attardato, a causa di un errore di traiettoria: "Stupefacente" sono state le prime dichiarazioni ai microfoni Rai dell'eritreo, "Una giornata storica che volevo e sono riuscito a conquistare la vittoria. Erano tre giorni che ci pensavo, è stata complicata. L'errore in curva? Credevo la strada andasse dritta, poi ho controllato al meglio la bici e sono riuscito a rientrare senza troppi problemi".

Eroe solitario di giornata Alessandro De Marchi del team Israel-Premier Tech che ha provato la fuga ma è stato risucchiato dal plotone a 22 chilometri dall'arrivo, proprio quando la strada inizia a salire per l'ultimo strappo di Monsano, in cui passisti e velocisti dovevano difendersi per poi essere pronti a fare la differenza su un finale dalle pendenze non proibitive e discese velocissime. Così, poco dopo aver ripreso l'italiano, inizia la bagarre con la maglia rosa di Lopez che osserva a distanza debita e senza timore di capovolgimenti importanti in classifica generale. L'ultima difficoltà della giornata, la salita del Monsano è anche l'ultima occasione per le squadre di van der Poel e Girmay di liberarsi dei velocisti rimasti come Arnaud Démare, Fernando Gaviria o Giacomo Nizzolo: a rompere gli indugi però è Carapaz che fa andatura e selezione.

Poi ci pensa Covi ad aumentare ancora provando l'assolo decisivo, con il plotone che chiude su iniziativa di Pozzovivo che trascina Girmay in attesa dell'eventuale volata. Mentre si defila leggermente la maglia rosa, in discesa si vede finalmente Vincenzo Nibali che prova a fare la differenza ma viene subito ripreso. A 5 chilometri dall'arrivo, il gruppo composto da una trentina di corridori si ricompone prima di un nuovo strappo ancora di Van der Poel che cerca l'allungo ma invano. Fino all'arrivo in volata che ha premiato Girmay.

Durante la tappa non è mancato però il classico momento dedicato ai contrattempi e alle cadute che in questo caso hanno visto un protagonista d'eccezione, Richard Carapaz, già vincitore del Giro d'Italia 2019 e tra i più attesi di questa corsa in rosa. Il portacolori della Ineos è caduto nel corso della 10a tappa del Giro d’Italia 2022 a circa 70 chilometri dall'arrivo a Jesi. L’ecuadoriano si è ritrovato a terra all’imbocco del Muro di Recanati, durante un rallentamento generale poco prima della salita, quando alcuni corridori si sono toccato e arrotati. Nulla di grave per Carapaz che è caduto quasi da fermo, appoggiandosi sull'erba a bordo strada per poi risalire prontamente in sella. Un contrattempo che lo ha ritardato nei confronti del gruppo, subito riacciuffato per il treno dei suoi compagni che non hanno perso tempo.

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