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Stefan Kung shock sull’incidente horror ai Campionati Europei: “Può capitare ancora, corro da cieco”

Stefan Kung è tornato a parlare della terribile caduta subita durante la crono agli ultimi Europei che lo ha visto arrivare sanguinante al traguardo. E lo ha fatto sorprendendo tutti ammettendo serenamente che tutto ciò potrà ricapitare. E senza celare un vuoto che non verrà più colmato: la perdita della fede nuziale avvenuta proprio quel giorno, forse per colpa del terrificante impatto.
A cura di Alessio Pediglieri
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A distanza di poco più di due mesi dal terribile incidente subito durante la cronometro individuale ai Campionati Europei, Stefan Kung ha deciso di ritornare a quel giorno e rivivere i momenti più difficili che lo hanno visto poi arrivare al traguardo con il casco spezzato e il volto ricoperto di sangue. Confermando che la rovinosa caduta sulle transenne fa parte del suo lavoro di ciclista: "Potrà ricapitare, ne sono convinto perché quando corro una crono lo faccio praticamente da cieco".

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Una frattura allo zigomo, diverse alla mano e soprattutto una commozione cerebrale. Queste le conseguenze terribili dopo il volo con la faccia sulle transenne di sicurezza lungo il tracciato della cronometro valida per i Campionati Europei 2023. Era il 20 settembre e a pochi istanti prima del traguardo, il campione svizzero ha commesso un imperdonabile errore, chiudendo troppo stretta una curva e andando a pizzicare un appoggio delle barriere a bordo strada, sbattendo col viso sui ferri. Una scena drammatica che però non ha impedito a Kung di rialzarsi in sella e di concludere ugualmente la corsa, arrivando al traguardo trasfigurato: una maschera di sangue che ha scatenato anche feroci polemiche spaccando in due l'opinione pubblica.

A distanza di due mesi da quel settembre Stefn Kung ha deciso di raccontare quanto accaduto e lo ha fatto nel suo modo, senza escludere che tutto ciò possa semplicemente riaccadere. Come possibile? "Durante una cronometro sono praticamente cieco" ha ammesso lo svizzero, "quindi quando e se commetto un errore ancor prima di rendermene conto sono a terra. Potrà riaccadere, ne sono certo e sono tranquillo". La colpa, ovviamente è proprio l'aerodinamica che il cronoman elvetico assume durante la gara contro il tempo, obbligandosi a muoversi il meno possibile sulla bici per non creare attriti ulteriori. Nemmeno alzando o abbassando la testa per guardare davanti a sé.

"Quando sono concentrato nelle cronometro, in pratica posso vedere solo pochi metri più avanti a me, a causa della posizione che devo mantenere" ha spiegato Kung in collegamento con la Radio nazionale svizzera. "Devo quindi affidarmi alle istruzioni che arrivano via radio dal veicolo di supporto e correre alla cieca. Abbiamo guardato e riguardato l'episodio più volte ma è successo tutto molto rapidamente. In una cronometro in piena velocità e nel massimo sforzo, percorro dai cinquanta ai sessanta metri in pochi secondi quindi non mi rendo conto quasi di nulla. E tutto ciò può ricapitare".

Il fermo immagine che potrebbe dimostrare la perdita della fede durante il terribile impatto
Il fermo immagine che potrebbe dimostrare la perdita della fede durante il terribile impatto

Una serena analisi che però ha lasciato spazio a qualche amarezza di troppo, più che sul profilo professionale su quello personale. Perché in quella giornata da dimenticare, Kung avrebbe anche perso la fede nuziale, scivolatagli da dito e finita sull'asfalto. Rivedendo le immagini al rallenty sembrerebbe sia accaduto questo anche perché Escape Collective e Sporza – due tra i siti principali a livello mondiale di ciclismo – hanno poi analizzato l'arrivo al traguardo dove non ci sarebbe traccia dell'anello sul dito dello svizzero. "Nelle foto finali mi pare di indossarlo ancora al dito, ma il gesso è stato poi rimosso, non c’era più" ha raccontato tristemente Kung ancora alla radio svizzera. "I medici che mi hanno aiutato non ne sapevano nulla e non so se in ospedale hanno dovuto tagliare l'anello per medicarmi. Io purtroppo non ricordo nulla di tutto ciò…"

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