Skjelmose ha una crisi di ipotermia durante la Freccia-Vallone: tremori spaventosi per il freddo
Mattias Skjelmose ha una crisi di ipotermia durante la Freccia-Vallone ed è costretto ad abbandonare per potersi riscaldare. Le immagini dell'abbandono del ciclista danese sono impressionanti: il classe 2000 nato a Copenaghen è stato portato in braccio da un assistente della squadra dopo che Skjelmose si era fermato a bordo della strada e tremava per il freddo.
Il filmato che mostrano le condizioni fisiche del ciclista della Lidl-Trek sono impressionanti e hanno lasciato di sasso molti osservatori e appassionati che seguivano la corsa.
Con una nota stampa la Lidl-Trek ha confermato che il ciclista danese sta meglio: "Possiamo confermarvi che Skjelmos ha sofferto di sintomi di ipotermia e si sente decisamente meglio grazie alla doccia calda, alle bevande calde e all'aria calda nel pullman della squadra".
L'88esima edizione della Freccia Vallone non passerà alla storia per la vittoria del corridore del team Israel-Premier Tech, Stephen Williams, ma per le condizioni meteo in cui si è svolta. La gara è stata segnata da un clima a tratti apocalittico, tra piogge torrenziali con alternanze di neve e grandine. Condizioni che logicamente hanno avuto un impatto sul gruppo: alla fine solo 44 corridori hanno tagliato il traguardo.
Il ciclista britannico è stato il più resistente in condizioni difficili ed è stato il primo a raggiungere la vetta del Mur de Huy, sorprendendo gli avversari grazie ad un leggero vantaggio che si è conquistato nella fase iniziale e gli ha permesso di contenere il ritorno del francese Kevin Vauquelin (Arkea B&B Hotels) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny).
È stata una corsa molto strana perché condizionata dal freddo e dal maltempo, nella quale sono usciti molto presto di scena i corridori più attesi a cominciare da Pidcock e Hirschi. Per quanto riguarda gli italiani, Davide Formolo si è piazzato al 24° posto, ed è stato il migliore degli italiani: gli altri due italiani che sono arrivati al traguardo sono Lorenzo Germani e Luca Vergallito.