Scandalo doping nel ciclismo, Dostiyev positivo al CERA: è uno degli under 23 più forti al mondo
Il ciclone doping si abbatte di nuovo sul mondo del ciclismo e travolge uno dei giovani più promettenti: il 22enne kazako, Ilkhan Dostiyev, è stato sospeso con effetto immediato dall'UCI perché trovato positivo a CERA, quello che nel gergo è conosciuto come evoluzione dell'EPO. Il campione di riferimento risale al 30 luglio scorso e adesso servirà attendere l'esito delle contro-analisi. Nel caso i risultati confermassero quanto già emerso, al netto di ogni possibile tentativo di ricorso, il corridore dell'Astana rischia una sanzione durissima (fino a quattro anni di squalifica). A proposito del suo Team, non ha perso tempo: ha condiviso una nota ufficiale nella quale, oltre a ribadire l'accaduto, ha anche annunciato il licenziamento del suo tesserato.
Chi è Ilkhan Dostiyev, il ciclista trovato positivo al controllo anti-doping
Dostiyev si ritrova solo, scaricato, con la spada di Damocle del lungo stop che gli pende tra capo e collo e una carriera fortemente compromessa. Tutto messo in discussione dalla vicenda attuale, che getta un'ombra su grandi prestazioni effettuate nel Giro del Ruanda, in quello della Valle d'Aosta (vinse la prima tappa e giunse secondo assoluto dopo Jorno Widar), nel Gran Premio delle Nazioni (vittoria di tappa) e nel Giro di Romania (successo assoluto arrivato un paio di settimane dopo il controllo che ne ha riscontrato la positività al CERA).
"La squadra UCI Astana Qazaqstan Development Continental è stata informata di una possibile violazione antidoping da parte del ciclista kazako Ilkhan Dostiyev – si legge nel comunicato -. Secondo le informazioni ricevute, nel campione A prelevato il 30 luglio 2024 è stata rinvenuta una sostanza vietata dalla WADA. Dopo la notifica di questo risultato negativo, il ciclista ha ammesso l'uso di questa sostanza proibita, dando spiegazioni alla squadra e all'UCI. Ilkhan Dostiyev è stato immediatamente sospeso e il suo contratto con noi è terminato".
Cos'è il CERA che ha messo nei guai il kazako
CERA è l'acronimo di Continuous erythropoietin receptor activator: farmaco attivatore continuo del recettore dell'eritropoietina a livello renale, stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo. È un rimedio utilizzato in ambito ospedaliero nella cura dei pazienti affetti da grave insufficienza renale, che sono costretti a sottoporsi a trattamento di dialisi. Nel settore sportivo è conosciuto come EPO di terza generazione ed è incluso nell'elenco delle sostanze proibite dalla federazione internazionale del ciclismo. Tra il 2008 e il 2010 ci fu un'esplosione di casi del genere, fu un uragano considerato il numero di ciclisti coinvolti e anche di atleti (in ragione delle Olimpiadi di Pechino). Clamorosi furono quelli di Riccardo Riccó, Leonardo Piepoli, Stefan Schumacher e Bernhard Kohl che risultarono positivi durante l'edizione 2008 del Tour del France o nei successivi controlli. A distanza di 16 anni, è tornato sulla scena con effetti devastanti.