Russia e Bielorussia escluse anche dal ciclismo: il Team Gazprom non è più riconosciuto dall’UCI
Tolleranza zero anche nel ciclismo e nulla sono valsi gli appelli e i confronti con l'UCI, il comitato di gestione dell'Union Cycliste Internationale che dopo essersi riunito nella giornata di martedì 1 marzo, ha preso posizione sulla situazione in Ucraina e sulle misure che adotterà a tale riguardo. Tra queste, c'è l'esclusione dalle competizioni di team russi e bielorussi, per aderire alle sanzioni imposte dallo sport verso i rispettivi Paesi, indicati quali promotori del conflitto bellico.
L'Uci di fatto ha accolto in toto le forti decisioni prese dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) il 28 febbraio e ha deciso di applicarle immediatamente al ciclismo, pur sottolineando nella nota ufficiale di restare un'organizzazione politicamente neutrale, ma evidenziando la necessità di essere fermi nella difesa dei valori olimpici. La prima storica conseguenza si riversa su una delle gare di ciclismo classiche di inizio stagione, il Trofeo Laigueglia, in programma mercoledì 2 marzo in cui è stato escluso il Team Gazprom RusVelo, uno dei più quotati a livello internazionale e presente dal lontano 2009.
Il main sponsor russo è di fatto la massima rappresentazione della potenza energetica in mano a Putin e, così come successo in altre situazioni legate allo sport, anche il ciclismo ha preso le distanze. La squadra è formata da due atleti russi come il loro direttore sportivo e non le sarà più riconosciuto lo status di squadra sportiva fino a data da destinarsi, ovvero fino a quando il conflitto bellico non cesserà. La scelta è stata irremovibile, rifiutata anche l'ultima estrema ipotesi con la squadra pronta a partire con maglie neutre e bici che avrebbero coperto scritte, colori e sponsor russi o bielorussi. Niente da fare, la corsa per la Gazprom sarà vietata e non sarà l'unica perché come si legge nel comunicato Uci, ciò avverrà per tutte le "nazionali russe e bielorusse e/o le selezioni nazionali" che "non sono autorizzate a partecipare ad alcun evento del calendario internazionale, con effetto immediato".
Per il team Gazprom RusVelo era già arrivata una prima, decisiva, stangata da parte delle aziende tecniche: la Look e Corima, che forniscono bici e ruote al Team, hanno ritirato la sponsorizzazione, lasciando la squadra senza l'equipaggiamento necessario per affrontare le gare. Di mezzo non è andata solamente la storica corsa in linea di Laigueglia perché alla Gazprom RusVelo è stata revocata anche l’autorizzazione per le prossime gare in programma, come la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo.
Le misure intraprese dall'Uci riguardano, senza esclusione, tutte le formazioni russe e bielorusse ma non i corridori di questi Paesi. Il ciclismo internazionale ha scelto così da fare un importante distinguo tra le due situazioni e sono già in atto misure per consentire ai corridori e ai membri dello staff delle squadre russe e bielorusse di iscriversi a una squadra Uci che non è né russa né bielorussa al di fuori dei periodi di registrazione. Sottolineando al contempo che "l'apparizione di tutti gli emblemi, nomi, acronimi, bandiere e inni legati alla Russia e alla Bielorussia è vietata in tutti gli eventi del Calendario Internazionale. Le maglie dei campioni nazionali russo e bielorusso sono quindi vietate".