Remco Evenepoel rifiuta un contratto plurimilionario della Red Bull: avrebbe guadagnato più di Pogacar
La Red Bull è piombata nel mondo del ciclismo professionistico come uno tsunami: ingenti investimenti in pochi mesi e un accordo con la Bora per sponsorizzare il World Team e renderlo una vera e propria alternativa alla UAE Emirates e alla Visma Lease a Bike. Anche il tentativo di ingaggiare uno dei migliori in circolazione al momento, il campione mondiale e olimpico a cronometro Remco Evenepoel che nel 2024 ha conteso la scena a Pogacar. Ma il fenomeno belga ha clamorosamente rifiutato un contratto pazzesco, da 10 milioni di euro a stagione.
La proposta della Red Bull a Evenepoel, un contratto da 10 milioni di euro
Il 2024 è stato un anno dorato per Remco Evenepoel che si è mostrato la vera e unica reale alternativa allo strapotere di Tadej Pogacar. Il campione belga ha tenuto alto i colori della Soudal-Quick Step, il team in cui è indiscusso capitano e che non lascerà nemmeno per il prossimo anno. A farsi avanti per ingaggiarlo si è fatta forte la Bora hansgrohe, forte della partnership con Red Bull, il colosso delle bevande energetiche che in estate ha deciso di investire pesantemente anche nel ciclismo. A Evenepoel è stato sottoposta la classica offerta irrinunciabile, almeno a parole: un contratto da 10 milioni di euro. A rivelarlo, il giornalista Michel Wuyts che ha raccontato l'aneddoto inedito: "Remco aveva il contratto sul tavolo: gli hanno offerto uno stipendio da 10 milioni di euro oltre alla garanzia di tre gregari di qualità".
Il rifiuto di Evenepoel, il futuro del belga resta alla Soudal
Incredibilmente, Remco Evenepoel ha rifiutato ribadendo ciò che aveva detto già ai Mondiali di Zurigo: "Resto qui, non ci sono trattative in corso". In realtà c'erano e anche importanti: se avesse accettato l'offerta Red Bull avrebbe fatto saltare l'attuale miglior stipendio in circolazione, quello di Tadej Pogacar con la UAE Emirates: 6 milioni, con scadenza al 2030. Il belga sarebbe diventato il ciclista più pagato di sempre, aprendo a nuovi scenari sul tetto ingaggi nel ciclismo.