Pozzato dal reparto Covid: “Vaccinatevi il prima possibile, io sono uno che non si ammala mai”
Pippo Pozzato sta meglio, come l'ex ciclista fa sapere dalla sua stanza del reparto Covid dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, ma la vicenda lo ha comprensibilmente scosso ed ora il 40enne vincitore della Milano-Sanremo del 2006 ci tiene a raccontare come vanno le cose quando, dopo essersi contagiati, si sviluppa la malattia da coronavirus in maniera seria. Pozzato lancia un appello a tutti a vaccinarsi, ed a farlo il prima possibile, essendo lui il classico esempio di cosa può succedere quando non lo si fa.
Lo spavento sicuramente è stato grande per un atleta ancora nel pieno della sua forma, senza patologie pregresse e con la massima fiducia nel proprio corpo. Fortunatamente la luce comincia a vedersi, come Pozzato fa sapere alla Gazzetta dello Sport: "Sto meglio, mi hanno fatto alzare e mi sono anche fatto la doccia. Piano piano, arriviamo". Ma quanto sia insidioso il Covid ci tiene a dirlo a chiare lettere a beneficio di scettici e no vax: "L'ho preso un po' sottogamba e ho aspettato troppo a vaccinarmi perché ero tranquillo e sereno che non l'avrei preso, visto che ho passato un anno e mezzo con gente che era positiva e non l'ho mai preso, quindi ho sottovalutato la cosa sbagliando e questi sono i risultati", racconta ai microfoni di LA7.
Pozzato alla fine si era deciso a sottoporsi al vaccino, la sua prima somministrazione era fissata per il 25 ottobre. Ma il Covid ha fatto prima e lo ha contagiato il 23. L'ex ciclista, che oggi organizza corse, spiega come mai si è trascinato così tanto prima di farlo: "Siccome ero impegnato a livello lavorativo, ho deciso di aspettare un po' quando avevo finito tutti gli eventi che avevo organizzato, infatti ho prenotato il vaccino per il 25, però come ho detto è una malattia veramente difficile".
L'evolversi dei sintomi fino ad arrivare a livelli gravi assomiglia a molte situazioni raccontate in questi mesi: "Ho cominciato con due o tre giorni di febbre a 37,5, poi ad un certo punto si è alzata a 39,5 ed ero praticamente a letto che non mi muovevo. Ho fatto il tampone, ero positivo, fino ai primi 11 giorni tutto bene. Poi alla fine si è abbassata la temperatura, però si sono abbassati anche i valori fino a che non sono arrivato ad 83-82 di saturazione. Lì veramente non riuscivo ad alzarmi dal letto, ho dovuto farmi ricoverare. Ma come mi dicevano i dottori, è un po' la caratteristica del Covid, dare un colpo di coda quando si pensa che sia finito tutto quanto".
La morale della storia per Pozzato va di pari passo col suggerimento che manda a tutti coloro che ancora non hanno incrociato la loro strada con questo terribile nemico dei nostri tempi: "L'ho preso sotto gamba, forte del mio fisico che mi ha sempre sostenuto, sono uno che non si ammala mai. Ho passato tutta la pandemia certamente stando attento come tutti quanti, proteggendomi, però ho avuto tantissimi contatti con gente infetta e diciamo che ho sottovalutato parecchio la cosa, questo penso possa essere di esempio per tanti. Oltretutto io ero uno di quelli che voleva farlo appena è uscito il vaccino, poi tra una cosa e l'altra ho aspettato e ho detto ‘vabbè, tanto non mi succede niente e lo faccio appena sono un po' più tranquillo'. Quindi sicuramente è stato un errore da parte mia e quello che voglio dire a tutti quanti è che penso che con il vaccino sicuramente non sarei finito in ospedale. Mia madre lo ha preso e penso lo abbia preso da me, però lei è vaccinata e dopo due giorni con qualche linea di febbre le è passato tutto quanto, quindi sicuramente penso che anche le persone giovani, forti, che non hanno mai avuto problemi, con questo virus sono vulnerabili, lo siamo tutti quanti. Quindi quello che posso dire a tutti è di fare il vaccino prima possibile perché penso che sia fondamentale".