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Pogacar tira in ballo Armstrong per rispondere alla domanda più scomoda: “È stupido, non voglio ammalarmi”

Alla vigilia del Giro di Lombardia Tadej Pogacar si è trovato a dover rispondere ai sospetti di doping che aleggiano sul suo dominio in sella: il fenomenale ciclista sloveno ha rispedito al mittente le accuse e, chiamando in causa Lance Armstrong, ha spiegato perché ad oggi la credibilità del ciclismo è praticamente azzerata.
A cura di Michele Mazzeo
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Alla vigilia del Giro di Lombardia tutte le attenzioni sono inevitabilmente puntate sul dominatore del ciclismo mondiale, fresco vincitore del titolo iridato dopo aver conquistato Giro d'Italia e Tour de France, Tadej Pogacar che proverà a chiudere in bellezza la sua stratosferica stagione conquistando anche l’ultima Classica Monumento dell’anno. In conferenza stampa il 26enne sloveno si è trovato a dover rispondere alle domande più scomode e ai sospetti che vengono fuori ogni qualvolta scende in pista e surclassa gli avversari. E nel farlo ha tirato in ballo anche Lance Armstrong e quella generazione di ciclisti che ha fatto perdere credibilità al ciclismo allontanando tanti appassionati.

"Ora ci rendiamo conto che il ciclismo è uno sport davvero pericoloso. Come con un incidente al cuore, non puoi spingerlo oltre il limite, devi rimanere in salute. E se vuoi rischiare la tua salute per una carriera di 10 anni, è come buttare via la tua vita e può essere stupido. Io non voglio correre il rischio di ammalarmi" ha difatti detto Tadej Pogacar rispondendo a una domanda sui sospetti doping che lo riguardano rispedendo chiaramente al mittente le accuse.

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Ed proprio riguardo al fatto che ormai non si ha più fiducia in chi vince, soprattutto in chi lo fa dominando come lui, il fenomeno della UAE Emirates ha chiamato in causa l'ex ciclista statunitense considerato il più grande truffatore della storia del ciclismo (e forse dello sport in generale) con i sette Tour de France revocatigli proprio perché vinti grazie al doping, Lance Armstrong, in qualità di principale rappresentante della generazione di ciclisti che ha fatto perdere credibilità all'intero movimento, credibilità che ancora non ha recuperato e che è oggi il motivo per il quale si è sempre sospettosi nei confronti di chi è il più forte:

"Il ciclismo è uno sport in cui in passato le persone facevano tutto il possibile per migliorare le prestazioni del proprio corpo, senza sapere quali effetti avrebbe avuto sulla salute, e rischiavano la vita. Molti ragazzi che non conosci nemmeno, non parlo di quelli che hanno vinto, probabilmente ora sono malati o hanno altri problemi di salute o mentali a causa di ciò che hanno fatto al loro corpo 20 o 30 anni fa. Secondo la mia umile opinione, credo che il ciclismo stia pagando molto quegli anni. Non c'era fiducia e spettava a noi ciclisti riconquistarla. Ma non c'è niente che possiamo fare. Corriamo solo la nostra gara e speriamo che la gente inizi a crederci.

C'è un solo vincitore e quel vincitore avrà sempre gli occhi puntati addosso e sarà sospettato di essere un imbroglione. Forse tra qualche generazione, la gente dimenticherà il passato, Armstrong e questi ragazzi, che facevano quello che facevano, e forse andrà avanti" ha difatti chiosato Tadej Pogacar puntando il dito contro Lance Armstrong e quella generazione di ciclisti che facendo uno smodato uso di doping hanno azzerato la credibilità di tutti i ciclisti rendendoli impotenti difronte ai sospetti.

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