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Pogacar svela il segreto del suo successo: “Mi piace vincere e nulla è sacro in gara. Nemmeno la tattica”

Tadej Pogacar ha dominato la Primavera conquistando in 4 mesi record su record. Una strapotenza impressionante con cui lo sloveno ha confermato una supremazia assoluta, figlia di una visione da Cannibale: “Fiero di essere così forte”
A cura di Alessio Pediglieri
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Nove successi in totale nelle Classiche Monumento: Tadaej Pogacar ha dato una spallata al ciclismo mondiale in una manciata di mesi, prendendosi la scena assoluta in una Primavera da protagonista. Sempre sul podio dove ha corso, masticando record su record e godendosi il successo da primo della classe, senza false modestie: "Felice e onorato di essere così bravo. Il segreto? In gara tutto è lecito, nulla è da considerare sacro, nemmeno la tattica".

La gioia di Pogacar dopo la Liegi: "Onorato di essere così forte"

Un allungo anche sull'ultimo dei luoghi comuni cui si aggrappa spesso chi alla fine arriva al traguardo dal secondo posto in poi: la tattica. Tadej Pogacar non ci sta e dopo l'ennesima imperiosa prova alla Liegi, si gode la sua Primavera migliore da quando è professionista, dove ha conquistato la scena assoluta salendo sempre sul podio laddove ha deciso di presentarsi alla partenza. "Mi piace correre in bici, tutto qui, è semplice. Felice? Certamente, ma anche molto onorato di essere così bravo e forte. I paragoni? Non sono assolutamente richiesti".

E' un fiume in piena dopo l'ultima fatica, il campione del mondo in carica, che si gusta il successo senza veli: "Le vittorie conquistate fin qui sono la cosa più bella, ovviamente, ma l'esperienza a Roubaix è stata davvero speciale. Non avrei mai pensato di potercela fare ma una cosa la so: in gara tutto è lecito e nemmeno la tattica è sacra, è doveroso lasciarsi trasportare dalla corrente". Parole che suonano a musica, proprio in riferimento alla Liegi: "L'intenzione era di fare una selezione a La Redoute e per noi sarebbe stato un test per vedere com'era la situazione ma poi mi ha sorpreso che nessuno abbia attaccato, mi aspettavo che la Quick-Step si facesse avanti… ma così non è stato. Evenepoel? Forse non aveva buone sensazioni".

Tutti i record impressionanti di Pogacar in una sola Primavera

Per Pogacar la vittoria alla Liegi ha significato l'ennesimo record assoluto nella storia del ciclismo mondiale: è stato il primo a firmare in un’unica stagione la tripletta Giro delle Fiandre, Freccia-Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi oltretutto da Campione del Mondo in carica. Ed è anche il primo di sempre capace di salire sul podio in 6 Monumento consecutive. Ma i record oramai si sprecano: è diventato il settimo corridore con 3 o più vittorie nella Decana delle Classiche, ed anche il decimo ad aggiudicarsi almeno due edizioni di fila nonché il sesto a imporsi vestendo la maglia iridata.

Ma non è finita qui perché Pogacar ha realizzato l’accoppiata Fiandre – Liegi nello stesso anno come solo Merckx, che lo ha consacrato proprio erede, nel 1969 e nel 1975 era riuscito a fare. Co in suoi 9 successi nelle Classiche Monumento ha conquistato il terzo posto della classifica all-time, raggiungendo l’irlandese Kelly e i campionissimi italiani Girardengo e Coppi.

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