Pogacar subissato di fischi a Monte Carlo durante l’incontro di Musetti: interrotta la partita

Tadej Pogacar è praticamente imbattibile, domenica scorsa ha vinto il Giro delle Fiandre per la seconda volta. È un campionissimo, ha una bacheca stracolma e diventerà più ricca ancora in futuro. Quando è in bici strappa applausi, ma a Monte Carlo è stato subissato di fischi, e si è preso pure un sonante rimprovero da parte del giudice di sedia, per aver rallentato il corso dell'incontro di Lorenzo Musetti.
Pogacar entra in campo a Monte Carlo quando non può
Nel tennis c'è una regola, chiara a tutti gli appassionati: quando si gioca non bisogna muoversi. Per questo motivo l'ingresso su ogni campo del mondo è possibile solo quando la partita è ferma, cioè al cambio di campo, o al termine di un set. Questa è la regola aurea. Stop. Non si entra. E non ci si muove quando ci sono gli scambi. Capita, spesso, di vedere in ogni caso qualche furbetto che prova a entrare nel momento in cui si gioca già, e pure qualcuno che parla o fa rumore durante un punto.
Pogacar ha infranto ogni regola. Va detto, non per volontà di assoluzione, che non è tutta colpa sua. Perché chi lo ha fatto entrare, nonostante il suo status di atleta di livello altissimo, doveva vigilare meglio e spiegarli che avrebbe dovuto attendere qualche altro minuto per posizionarsi in prima fila, in un posto extra-lusso. Non è stato così.

Il giudice di sedia rimprovera Pogacar: "Stiamo aspettando voi"
Pogacar, forse meno riconoscibile perché in borghese con jeans, giacca nera e cappellino bianco, pure se il sole non c'era, entra in campo quando il cinese Bu sta per servire, avanti 6-4 3-2 su Musetti. Bu si ferma. Il gioco non riprende. Gli spettatori non la prendono bene e iniziano a fischiarlo. Non apprezzando quel personaggio (probabilmente non è stato nemmeno riconosciuto) che in barba alle regole entrava quando non poteva e si piazzava pure in prima fila. Musetti si volta, ha il campione di ciclismo alle spalle. Capisce la situazione, torna a concentrarsi sulla partita, che vincerà in rimonta.
Il giudice di sedia Aurelie Tourte osserva la scena, parla al microfono, rimbrotta lo spettatore e lo invita a muoversi, con frasi dure: "Prendete posto per favore, sedetevi sulle prime sedie disponibili. Stiamo aspettando voi per giocare". Pogacar non curante di tutto, fischi inclusi, si accomoda al suo posto, e la partita riprende. Poco dopo le telecamere lo inquadrano, sorridente, in compagnia della sua fidanzata. Senz'altro un momento imbarazzante.