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Pogacar, re del Tour: il ciclismo ritrova un campione che mancava da troppo tempo

Tadej Pogacar sta dominando il Tour de France 2021, dopo aver vinto l’edizione 2020. Lo sloveno, a soli 22 anni è il nuovo ‘cannibale’ del ciclismo mondiale, in grado di domare salite e avversari come non accadeva da quasi vent’anni. E dopo la Grande Boucle, l’obiettivo principale adesso è Tokyo 2020.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tadej Pogacar cala il tris, tre vittorie a questa edizione del Tour de France, al suo terzo anno da professionista. E con tre maglie sulle spalle: quella bianca dei giovani, quella a pois degli scalatori e quella gialla dei  campioni. A soli 22 anni, il campione sloveno ha dimostrato di poter diventare un grandissimo della storia del ciclismo moderno, con le proprie caratteristiche, uniche, che racchiudono le qualità dei migliori: il ‘cannibalismo' alla Merckx, la progressione in salita di Hindurain, la potenza ancora da esprimere in tutta la sua qualità, di Amstrong.

Lo sloveno, sempre più in maglia gialla, ha dominato anche la 18a tappa, quella del Tourmalet dove ha deciso di lasciare la gloria ad altri, senza prendersi la scena se non negli ultimi cinque chilometri dal traguardo quando ha messo in fila ancora una volta il podio di Parigi con Vangegaard e Carapaz incapaci di stargli a ruota. In vetta a Luz Ardiden la maglia gialla ha esultato ancora, come aveva fatto nella 17a tappa, altra pirenaica, suo secondo sigillo alla Grande Boucle dopo il successo sulle Alpi.

Insomma: il ciclismo è di fronte ad un nuovo, enorme campione, che ha enormi margini di miglioramento e che sta dimostrando di non avere eguali. Al netto delle critiche e delle facili illazioni, Pogacar vincerà domenica a Parigi con distacchi che non si verificavano al Tour da oltre un ventennio. Nemmeno l'impresa targata Nibali del 2014, o quelle del texano Armstrong. E' al suo secondo successo consecutivo al Tour dopo l'impresa che poteva apparire sporadica, del 2020.

Pogacar sta scalando, oltre le montagne anche la speciale classifica dei migliori di ogni tempo: a soli 22 anni, con il successo di Ardiden, ha centrato la quinta vittoria di tappa al Tour in due edizioni, vestendo per la dodicesima volta la maglia gialla di leader assoluto. Che non si toglierà di dosso più fino ai Campi Elisi di Parigi quando ci sarà la definitiva consacrazione. In attesa di sapere se anche ai prossimi Giochi di Tokyo riuscirà a mettere di nuovo in fila tutti.

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