Pogacar mostruoso a cronometro, domina la 7ª tappa del Giro: un super Top Ganna, secondo, non basta
Tadej Pogacar perfetto anche nella cronometro: sua la 7a tappa del Giro d'Italia in cui ha confermato di essere il migliore in assoluto. Partito con la maglia rosa addosso, è arrivato a Perugia aumentando il proprio vantaggio e ribadendo una leadership quasi assoluta. Chi ha pagato il pegno maggiore, Geraint Thomas che è crollato chilometro dopo chilometro in un testa a testa live a tratti impietoso. Il gallese della INEOS non è riuscito a tebere l'indiavolato ritmo dello sloveno. Così come Filippo Ganna, in testa finché Pogacar non ha deciso di mettere il suo ennesimo sigillo in questo inizio di Giro.
Per Filippo Ganna una buona prova generale ma che non gli ha permesso di prendersi la vittoria di giornata che sarebbe coincisa anche con il primo successo di tappa di questa edizione. Fatale il crollo in salita negli ultimi 6 chilometri dove non è riuscito a sprigionare la giusta potenza, pagando pegno nei confronti del compagno di squadra Geraint Thomas e soprattutto di Tadej Pogacar. Per il campione olimpico azzurro una cattiva gestione, arrivando allo strappo di Castiglia con troppa fatica, malgrado il forte vento contrario ha messo a dura prova i due principali rivali.
Perché Ganna ha rischiato di cadere durante la prova a cronometro
C'è stato anche un momento molto particolare nella cronometro di Filippo Ganna che ha rischiato di vanificare il tutto dopo pochi metri dalla partenza di Foligno. Non per colpa sua ma per una tifosa maldestra che lo ha urtato mentre stata per affrontare una delle curve più difficili del tracciato, dove già altri ciclisti si sono trovati in difficoltà e qualcuno (Lund Andresen) era anche caduto. Un colpo all'avambraccio fortuito, che ha fatto sbandare pericolosamente il campione italiano che ha subito ripreso il controllo e l'assetto ottimale, non prima di essersi girato alla caccia della spettatrice colpevole dello sconsiderato gesto.
Il crollo di Ganna nel tratto in salita prima del traguardo
Filippo Ganna non ha dato il meglio di sé proprio nel momento cruciale di questa cronometro quando la strada è iniziata a salire. Se nella prima parte in pianura ha fatto la differenza, nei sei chilometri conclusivi non ha reso come avrebbe dovuto. Pagando negli intermedi non solo ai migliori ma anche ad altri avversari più modesti. Lo dicono i numeri con 17 secondi persi su Sheffield e 18″ su Schachmann. "Una giornata no" aveva detto poi dopo il traguardo il campione italiano che aveva sensazioni negative".