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Giro d'Italia 2024

Pogacar fa cinquina vincendo da fenomeno la tappa delle polemiche: assolo straordinario in salita

La vittoria di tappa è andata a un mostruoso Pogacar ma l’attenzione generale è stata catalizzata da quanto accaduto ben prima della partenza. Ritardata di tre ore per un tracciato dilaniato dalle scelte organizzative di fronte al maltempo, che hanno scatenato non poche polemiche.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pogacar cannibale anche per la terza settimana con la tappa che è arrivata a Santa Caterina in Valgardena dove lo sloveno ha lasciato tutti sui pedali negli ultimi 1200 metri in pura salita: una progressione impressionante che ha messo in fila uno a uno tutti gli  uomini di classifica, prendendo i fuggitivi di giornata. Un assolo straordinario e imponente, con cui ha messo l'ennesimo sigillo sul Giro 2024.

Una 16a tappa totalmente stravolta per il maltempo che ha messo in ginocchio il Giro d'Italia con una organizzazione che ha fatto più acqua di quella piovuta tra Livigno e Santa Caterina. Prima parte di percorso cancellata, dopo non poche polemiche e tentativi di trovare soluzioni alternative che hanno scontentato tutti e un percorso rivoluzionato, facilissimo per un centinaio di chilometri tra discese e pianura, fino ai 20 finali rimasti inalterati.

Nessun movimento particolare, non c'era né il tempo  né la voglia dopo una mattinata a dir poco concitata che ha messo a dura prova la tenuta psicofisica dei ciclisti sballottati qua e là tra trasferimenti in pullman, ipotesi di passerelle ad alta quota per il compiacere di pubblico e sponsor, fino alla decisione di partite con tre ore di ritardo da Lassa. Qualche scatto nella pioggia,  il coraggio di alcuni a provare l'impresa, in primis Alanphilippe che ha movimentato la corsa fino ai piedi dell'erta finale.

Il gruppo ha amministrato gli sforzi, gli uomini di classifica sono rimasti a guardare così come Pogacar e la UAE che hanno amministrato nelle prime posizioni la situazione, lasciando andare i fuggitivi che si sono giocati l'onore della vittoria di giornata con cui si è aperta la terza settimana di corsa, nel modo più imprevedibile possibile. Poi, nel finale in salita ci ha pensato la maglia rosa a far ricordare a tutti chi è il più forte: 1200 metri di progressione pura, impressionante, imponente. Arrivando in solitaria, ancora una volta.

Cos'è successo prima della partenza

La 16a tappa è stata decimata da parte dell'organizzazione che su pressione degli stessi corridori ha dovuto cancellare la prima parte di tracciato, dopo aver provato a inserire tre/quattro soluzioni sul tavolo: tutte osteggiate dal gruppo, unito per sottolineare come non si potesse inventare un piano, improvvisando quando le problematiche erano conosciute da tutti.

L'arrivo ufficiale della 16a tappa

Ecco l'ordine dell'arrivo della frazione che ha aperto la terza settimana di gara nel segno di Pogacar:

  1. POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 2:49:37
  2. PELLIZZARI Giulio VF Group – Bardiani CSF – Faizanè +0:16
  3. MARTÍNEZ Daniel Felipe BORA – hansgrohe st
  4. SCARONI Christian Astana Qazaqstan Team +0:31
  5. TIBERI Antonio Bahrain – Victorious +0:33
  6. ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers +0:38
  7. CARUSO Damiano Bahrain – Victorious +0:39
  8. STORER Michael Tudor Pro Cycling Team +0:42
  9. COSTIOU Ewen Arkéa – B&B Hotels 30 8 st
  10. PARET-PEINTRE Valentin Decathlon AG2R La Mondiale Team +0:45
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