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Pogacar e le accuse di doping dopo il trionfo al Giro: “È stato disumano, ha vinto con l’inganno”

Dopo il trionfo al Giro d’Italia di Tadej Pogacar sono arrivate le accuse e i sospetti di doping di fronte alla straordinaria performance del campione sloveno. A sollevare il polverone un ex ciclista e un ex tecnico che hanno le idee più che chiare su quanto accaduto: “Se vogliamo essere intellettualmente onesti non si può tacere”
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo straordinario assolo di 20 giorni – su 21 di corsa – di Tadej Pogacar in rosa all'ultimo Giro d'Italia 2024 ha lasciato tutti allibiti. Era il vincitore destinato, ha mantenuto le aspettative ma è andato oltre ogni ipotesi, dominando in salita, vincendo sei tappe e lasciando agli avversari solamente le briciole. Un successo incontestabile ma che ha portato con sé l'inevitabile polemica e sospetto di doping. Sullo sloveno hanno puntato l'indice l'ex ciclista Philippe Saudé e l'ex allenatore Antoine Vayer.

Le accuse a Pogacar e il doping: "Fra qualche anno scopriremo l'inganno"

Non c'è pace per Pogacar che dopo le fatiche del Giro e in attesa di presentarsi al meglio al Tour di luglio, deve anche evitare polemiche e critiche che gli sono state direttamente rivolte di fronte allo strapotere in rosa. Durante le tre settimane il fuoriclasse sloveno ha dato dimostrazione di forza e potenza mai come nessun altro, stracciando tutti gli avversari, impossibilitati nel tenere il passo. "Li ho visti nei passi che ho scalato anche io" ha commentato Philippe Saudè; ex ciclista francese e compagno di Laurent Fignon. "È incredibile quello che ha fatto Pogacar. Non era mai stanco, andava in salita ridendo. Il doping? Esiste dall'inizio dei tempi, ma i nostri non sono gli stessi prodotti che si usano adesso e ciò che accadrà nei prossimi anni sarà sempre più spaventoso".

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A scagliarsi contro Pogacar e alla sua enorme performance al Giro è stato anche l'ex tecnico della Festina, Antoine Vayer che è stato ancor più diretto nel sospettare qualcosa di vietato nelle prestazioni dello sloveno. "E' stato a dir poco disumano… Gli altri migliori ciclisti al mondo hanno il 10-15% di watt in meno e non cercano nemmeno più di tenere il passo. Se non saremo complici o intellettualmente disonesti e se saremo chiari, capiremo fra un po' la portata dell’inganno di fondo. Che conosciamo fin troppo bene in questo sport…"

Il trionfo di Pogacar al Giro d'Italia

Tadej Pogacar ha dominato il suo primo Giro d'Italia nella sua prima partecipazione, mantenendo la maglia rosa per 20 giorni – su 21 di gara – e vincendo anche la classifica scalatori con la maglia azzurra. Lo show del fuoriclasse sloveno è iniziata alla seconda tappa con l'arrivo ad Oropa per poi conquistare altre cinque frazioni una a cronometro e quattro di montagna, le più prestigiose di questa edizione. Alla fine ha vinto la generale con quasi 10 minuti di vantaggio su tutti gli altri avversari.

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