Perché il percorso del Giro d’Italia 2022 parte con tre tappe in Ungheria
Oggi inizia il Giro d'Italia, giunto alla sua edizione numero 105, ma i nastri di partenza non saranno posizionati nel nostro paese, bensì in Ungheria, nella capitale Budapest e più precisamente in Piazza degli Eroi. Una scelta arrivata dopo due anni di pandemia e restrizioni e che vale la 14ª grande partenza all’estero della storia del Giro. Partire dall'estero infatti, aggiunge blasone sia alla competizione che al Paese ospitante: il presidente ungherese Viktor Orbàn la voleva fortemente, aggiungendola ai Mondiali di nuoto, a giugno, e di atletica nel 2023. A Budapest c'è già un clima di festa per l'inizio della prima delle tre tappe previste sul territorio ungherese.
La prima tappa è infatti la "Budapest–Visegrád" ed è adatta ai velocisti: assegnerà la prima Maglia Rosa. Il percorso risulta lievemente ondulato in quanto si attraversa la pianura a nord della capitale fino a costeggiare il confine slovacco segnato dal fiume Danubio, molto presente e imponente in questa zona. Si toccheranno poi alcune località di prestigio come Székesfehérvár ed Esztergom con la sua imponente basilica. Il finale risulta impegnativo da quando si lascia la riva del Danubio: a quel punto si sale per 5 km al 5% dal centro di Visegrád fino al castello reale dove verrà assegnata appunto la prima Maglia Rosa al termine di una volata sempre più ristretta.
La seconda tappa invece è una cronometro individuale interamente cittadina, che collegherà le due parti della città: la più moderna Pest con il centro storico di Buda. Si parte sempre da piazza degli Eroi e si va verso il Danubio, che separa la due anime della città. Il percorso è costellato da una serie di svolte fino al lungo-fiume che porterà a sfilare davanti al Parlamento neogotico, prima di attraversare il Danubio e percorrere la riva parallela. Lasciato il fiume inizia lo strappo conclusivo, con punte di salita al 14% nella prima parte, che porta alla piazza di Buda dove è posto l’arrivo.
La terza e ultima tappa ungherese è la più lunga, si chiama "Kaposvàr – Balatonfured" e si tiene sul Lago Balaton, il mare d’Ungheria. Dopo una prima parte in cui, attraverso lievi ondulazioni, ci si avvicina al lago, si raggiungono prima Nagykanizsa e poi Hévíz con il suo lago termale e da lì si percorre la regione del Balaton. Il paesaggio è chiamato la Provenza d’Ungheria e presenta saliscendi di origine vulcanica. Gli ultimi 50 km lungo la costa vedranno solo la brevissima asperità dell’Abbazia di Tihany. Il finale sarà quasi senza curve e vedrà per la prima volta la volata di gruppo compatto.