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Pazzesco al Tour femminile, in nove si devono fermare per un treno e finiscono fuori tempo massimo

Nel corso della 5a tappa del Tour de France femminile, un gruppo di 9 cicliste è arrivato al traguardo di Albi quasi 2 minuti oltre il tempo massimo. Ma la giuria non le ha escluse: avevano perso oltre 2 minuti ferme ad un passaggio a livello.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una cosa del genere non si era ancora vista e c'è voluto il Tour de France femminile per regalare un'altra perla per il ciclismo mondiale, del tutto inedita. Durante l'ultima tappa, la quinta, è accaduto l'inimmaginabile: nove cicliste si sono dovute fermare per lasciare passare un treno che attraversava il percorso, finendo oltre il tempo massimo stabilito dalla giuria a partire dal vincitore.

All'arrivo della quinta tappa del Tour femminile, che aveva l'arrivo stabilito ad Albi, si è presentata da sola Ricarda Bauenfeind, la portacolori del team Canyon/SRAM che ha così festeggiato il primo grandissimo successo della sua carriera, riuscendo a concludere una fuga di 35 chilometri. Dietro alla tedesca è mancato l'accordo tra le inseguitrici che così hanno perso il classico attimo fuggente e sono giunte all'arrivo pagando 22 secondi mentre il gruppo maglia gialla è arrivato a oltre mezzo minuto.

Ma c'è anche chi è andato molto peggio e si è presentato ad Albi con un enorme ritardo. L'ultimo gruppo di cicliste che ha tagliato la linea d'arrivo era composto da nove atlete: van't Geloof, Barnes, Confalonieri, Henttala, Grangier, Korevaar, van de Wolf, Kolesava e Le Deunff. Che sono arrivate oltre il limite consentito e quindi fuori tempo massimo. Di soli 110 secondi ma tanto è bastato per decidere di metterle fuori corsa come da regolamento. Ma alla fine, la decisione è stata cambiata dopo che gli organizzatori hanno verificato cosa era accaduto durante la tappa, qualcosa di incredibile.

A spiegare il curioso contrattempo è stata proprio Marjolein van ‘t Geloof, ciclista olandese della Lifeplus Wahoo, che sui social a risposta di chi si domandava del perché di tanta benevolenza da parte della giuria del Tour ha dato la spiegazione: "Ci siamo dovute fermare per un treno, a due chilometri dalla fine. Hanno registrato il tempo in cui siamo rimasti fermi, dopodiché abbiamo dovuto correre verso il traguardo per provare a restare in gara. Non si sono sentiti dispiaciuti per noi" ha concluso l'olandese a chi pensava che la mancata applicazione delle regole fosse stata una banale concessione.

Invece, nulla di più reale: le nove cicliste hanno tagliato il traguardo con un minuto e 53 secondi oltre alla scadenza del tempo limite. Tuttavia, la giuria ha effettivamente rivisto quanto accaduto e valutato che si erano dovute fermare al passaggio a livello per ben due minuti e dieci secondi per aspettare il treno in transito. Quindi, alla fine, sono arrivate con ben 17 secondi di vantaggio rispetto alla deadline che avrebbe decretato l'automatica esclusione.

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