Pazzesca truffa nel ciclismo: premiano i vincitori dei Campionati Nazionali, ma è tutto falso
Se in Albania la notizia di ciclisti nascosti nei boschi o trainati dalle ammiraglie aveva destato stupore e scandalo, in Uzbekistan si sono superati, trasformando gli Assoluti albanesi in escamotage da dilettanti. Perché nel Paese dell'Asia Centrale hanno compiuto l'impensabile, inviando all'UCI i dati delle corse con relativi vincitori. Tutti inventati di sana pianta perché le gare non si sono mai disputate realmente.
Incredibile ma vero e così di nuovo il ciclismo fa parlare di sé soprattutto per la balordaggine di persone che certamente non vogliono il bene di questo sport e sembrano divertirsi a denigrarlo e a ridicolizzarlo. L'ultimo, impensabile, scandalo arriva direttamente dall'Uzbekistan dove si sarebbero dovuti disputare gli assoluti nazionali, con gare valide per il ranking UCI ai fini di poter iscrivere i propri ciclisti ai Giochi Olimpici e ai Mondiali. Condizionale d'obbligo perché, poi di fatto, non c'è stata nessuna gara in realtà con tutti i corridori serenamente in albergo e la federazione che ha stilato classifiche e ordini d'arrivo a proprio piacimento.
Tutto è venuto a galla nelle settimane successive dopo verifiche e controlli incrociati: lo scorso 12 maggio erano in calendario le classiche due prove (in linea e a cronometro) sia femminili che maschili ma non si sono disputate. La Federciclismo uzbeka ha però inviato ugualmente i dati all'Unione Ciclistica Internazionale come se nulla fosse. Risultato? Tutti i tempi sono stati cancellati così come le classifiche al traguardo, mai tagliato. A confermare quanto di incredibile avvenuto in Uzbekistan è stato un ciclista spagnolo, Edgar Nieto che ha denunciato la situazione ai media spagnoli dopo aver parlato con un suo compago di squadra, il greco Geórgios Boúglas che aveva sollevato dubbi già da diverse settimane.
I risultati dei campionati nazionali sono infatti fondamentali per salire nel ranking UCI e Boúglas sta seguendo con molta attenzione cosa avviene nei vari Paesi per controllare la propria posizione e capire se avrà i tempi necessari per essere iscritto a Mondiali e Giochi. E così, davanti ai risultati sorprendenti arrivati dall'Uzbekistan "è andato letteralmente fuori di testa" ha spiegato Nieto a Marca. Di fronte ai vincitori – scelti a tavolino per facilitarne l'ingresso alle competizioni internazionali, il greco ha confessato tutto proprio a Nieto: "Ha fatto delle verifiche attraverso altri ciclisti uzbeki ed è venuto fuori che non c'era mai stata alcuna gara".
"Effettivamente le gare erano già un po' strane. Riguardo a colui che ha vinto la prima cronometro (l'uzbeko Ulugbek Saidov, ndr) si sospettava già che avesse fatto quel risultato aggrappandosi a una moto. Prima della prova non era mai arrivato nei primi 17 in nessuna gara. E ha sempre caricato tutti i giorni i suoi dati su Strava e quel giorno non è risultato niente… proprio in una giornata in cui aveva compiuto l'impresa della vita, dando tre minuti a tutti…". Sospetti che sono diventati amarissime verità scoperchiando una truffa in piena regola. "So oramai per certo che le gare non si sono svolte. Tutto questo l'ho saputo soprattutto grazie al mio compagno di squadra Georgios, che è molto coinvolto nella faccenda".
Così, diversi altri corridori si sono lamentati sui social network per lo scandalo senza precedenti che richiederà più che un semplice provvedimento visto che l'intento, era di frodare l'intero sistema ciclistico: ciò che è stato compiuto dalla federciclismo uzbeka è stato inserire i risultati per aggiungere più punti UCI e qualificarsi per la Coppa del Mondo e i Giochi. Ma oltre per lo scandalo e l'imbroglio, resta lo sgomento anche davanti ad altre dichiarazioni di Neto: "Che i Campionati fossero stati inventati si sapeva da quasi un mese" ha spiegato ancora a Marca. "Bouglas è molto coinvolto nell'ottenere un posto olimpico ed è per questo che sa tutto. Ha guardato l'elenco ed è andato fuori di testa per i campionati nazionali. C'erano diversi test e su quello che doveva essere il giorno di riposo era stata inserita invece la corsa su strada, ma non era vero. Erano tutti in albergo. Hanno inventato tutto loro"