Paternoster è una scheggia, oro in volata nella gara a eliminazione ai Mondiali di ciclismo
Oro, il secondo della giornata ai Mondiali di ciclismo dopo quello arrivato con il quartetto italiano nell'inseguimento a squadre. Il terzo, aggiungendo al conteggio anche il primo portato in dote da Martina Fidanza. A salire sul gradino più alto del podio questa volta è Letizia Paternoster: lo fa nella gara a eliminazione diretta sulla pista di Roubaix che si rivela terreno di caccia per i nostri colori. E se il quartetto femminile aveva solo sfiorato un risultato epico (infilare il metallo più prezioso al collo), ci ha pensato l'azzurra a chiudere la giornata di eventi in maniera trionfale per il nostro Paese.
Semplicemente devastante la progressione che le ha permesso di battere la belga Kopecki in volata. L'exploit di Paternoster è di grande valore, non solo a livello personale: è grazie a lei se l'Italia adesso è in cima al medagliere con 4 titoli, gli stessi che ha l'Olanda ma con una medaglia d'oro in meno.
La prova a eliminazione è vietata ai deboli di cuore e ti lascia col fiato sospeso per il regolamento: ogni due minuti viene eliminata una partecipante. È uno stillicidio di emozioni, una guerra di nervi e di condizione fisica. Alla fine ne resta solo una ed è quella che prende tutto: oro e gloria. Lo ha fatto la pistard di Cles che se l'è giocata sul filo con l'americana Valente (fuori) e poi con la belga che è riuscita a beffare con uno sprint pazzesco.
Una scelta che s'è rivelata come una profezia. Paternoster aveva preso una decisione importante: rinunciare a essere nel quartetto femminile (che avrebbe comunque lottato per il podio vincendo l'argento) per tentare l'assalto alla medaglia più preziosa. Ha rischiato, è andata bene. Sentiva che ce l'avrebbe fatta e s'è sciolta in lacrime all'arrivo. Dopo due argenti ottenute nelle scorse edizioni iridate, ma nella gara dell'Omnium, è riuscita finalmente a mettere in bacheca il successo più bello.
Una vittoria che la ripaga dopo un periodo durissimo: frattura al polso provocata da un incidente (viene investita da un'auto), infortunio al ginocchio e poi il Covid, un calvario che sembra non finire mai. Ne è uscita più forte di prima, con una medaglia d'oro al collo.