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Montrose Street, l’anonima strada che può decidere i Mondiali di ciclismo: 200 metri infernali

I Mondiali di ciclismo potrebbero essere decisi dal passaggio su Montrose Street, una strada letteralmente infernale di Glasgow.
A cura di Marco Beltrami
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Una strada tutt'altro che famosa, più conosciuta in passato per le sue buche o per i lavori stradali, è diventata invece uno dei tratti più particolari e importanti del ciclismo. Stiamo parlando di Montrose Street, arteria laterale nel centro di Glasgow che potrebbe essere decisiva in vista dei Mondiali di ciclismo in programma nel Regno Unito.

Ma qual è la caratteristica principale di quella che è stata anche ribattezzata come il "muro di Montrose"? E perché potrebbe risultare fondamentale negli equilibri delle gare su strada maschile e femminile? Pur essendo di appena 200 metri infatti questa strada insignificante ha una pendenza impressionante del 13% con un dislivello totale di 22 metri. Inutile sottolineare quanto sia duro percorrerla anche ad una certa andatura.

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Lo scenario è quello di un mix di architettura moderna e vittoria in cui c’è anche un parcheggio, alcuni edifici universitari e un giardino dove si trovava il Glasgow Royal Maternity Hospital. Una strada che tutti i giorni è una scorciatoia per il centro di Glasgow, e che diventerà il fulcro del ciclismo internazionale.

Nella prova regina della competizione, ovvero quella in linea dei professionisti (271 chilometri da Edimburgo a Glasgow) è previsto un tratto in linea e poi un circuito finale da ripetere 10 volte. Questo significa che gli atleti dovranno risalire per Montrose Street 10 volte. Nell'ultima occasione poi mancheranno circa 1300 metri al traguardo finale.

Questo "strappo" sarà dunque decisivo per l'esito della gara. D'altronde non è la prima volta che il "Mur de Montrose" fa capolino in una gara ciclistica. In passato infatti è stato parte integrante dei British National Road Championship, dei Giochi del Commonwealth e poi anche dei Campionati Europei 2018 vinti da Marta Bastianelli e Matteo Trentin.

C'è già chi ha preso confidenza con questa salita in vista del Mondiale come Van Aert che a maggio è volato in Scozia per allenarsi, definendo il percorso della prova un "affare rischioso". Stesso discorso per van der Poel che in un video si è mostrato a suo agio su Montrose Street, con buona pace della pendenza. Bisognerà capire però se lui e gli altri favoriti riusciranno a mantenere questo passo anche negli ultimi passaggi previsti dal circuito con la stanchezza che si farà sentire.

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