Monossido di Carbonio vietato dall’UCI, stop dal 10 febbraio: “Inalazioni possono portare problemi cronici”
Il Comitato Direttivo dell'UCI ha approvato il divieto di inalazione ripetuta del monossido di carbonio per proteggere la salute dei corridori. Entrerà in vigore il 10 febbraio 2025. Il presidente dell'UCI, David Lappartient, ha dichiarato: "L'UCI assume una posizione coraggiosa e necessaria vietando l'uso ripetuto del monossido di carbonio per motivi medici".
Il monossido è stato utilizzato nella medicina dello sport per misurare la massa totale di emoglobina (Hb) e il volume del sangue: l'inalazione, però, può causare problemi di salute acuti e cronici come mal di testa, nausea, vertigini e confusione. Questi sintomi possono peggiorare in qualsiasi momento e trasformarsi in problemi di ritmo cardiaco, convulsioni, paralisi e perdita di coscienza.
Monossido di Carbonio vietato dall'UCI: “La pratica ripetuta può portare problemi cronici”
L'Uci ha sottolineato che l'uso del monossido di carbonio è "comunemente utilizzato nella medicina dello sport per misurare la massa totale dell'emoglobina (Hb) e il volume del sangue, in particolare per esaminare gli effetti dell'allenamento di resistenza e dell'esposizione all'altitudine sulla capacità di trasporto dell'ossigeno nel sangue. Tuttavia, la sua inalazione ripetuta può portare a problemi di salute acuti e cronici, come mal di testa, letargia, nausea, vertigini e confusione. Questi sintomi possono peggiorare in qualsiasi momento e trasformarsi in disturbi del ritmo cardiaco, malattie cardiache, attacchi epilettici, paralisi e perdita di coscienza".
L'inalazione di monossido di carbonio resta consentita "all'interno di una struttura sanitaria e sotto la responsabilità di un operatore sanitario esperto nell’utilizzo di questo gas per scopi medici".
Si sottolinea come la quantità di monossido sarà limitata alla soglia minima necessaria alla misurazione, e una seconda inalazione "sarà autorizzata solo due settimane dopo la misurazione iniziale": ogni seduta dovrà inoltre essere registrata nel passaporto biologico di ogni atleta.
Il divieto dell’UCI è indipendente rispetto al regolamento dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA), che non vieta ancora questa pratica, ma la federazione mondiale di ciclismo ha chiesto du prendere posizione sull’uso ripetuto di monossido dentro e fuori competizione.