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Milan Vader miracolato, dopo due settimane di coma lascia l’ospedale: “Non ricordo più nulla”

Il ciclista olandese è stato dimesso dall’Ospedale di Rotterdam dove era stato ricoverato in condizioni gravissime dopo una terribile caduta: “Ho dovuto imparare di nuovo tutto da zero, ma la situazione migliora”
A cura di Alessio Pediglieri
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Milan Vader ha lasciato l'ospedale di Rotterdam dove era stato ricoverato in condizioni gravissime a seguito di una violenta caduta durante il Giro dei Paesi Baschi lo scorso 8 aprile. Il corridore olandese era voltato al di là della carreggiata, giù per un dirupo subendo diversi traumi per cui era stato prima operato d'urgenza, quindi sedato e posto in coma indotto per preservarne le operatività neurologiche. Una situazione che si è protratta per due settimane, quindi, il risveglio deciso dallo staff medico visto il miglioramento delle condizioni generali. E adesso, Vader pensa già a tornare in sella, mentre si allena a casa, in attesa di capire quando potrà rientrare a correre.

Tempra da ciclisti puri: all'Ospedale di Cruces alle porte di Rotterdam, Milan Vader era arrivato con un trauma cranico e toracico, diverse vertebre fratturate, così come la clavicola, oltre a numerose ferite su tutto il corpo. Ma soprattutto semincosciente con i primi risultati della TAC allarmanti tanto da far temere conseguenze neurologiche gravi: subito in coma indotto, l'olandese è stato sottoposto ad un intervento, quindi la lunghissima attesa che si è conclusa con il 1° maggio. I medici hanno riscontrato miglioramenti e così è arrivato il risveglio e poi, le dimissioni. In tempo record, Vader si è ripreso la propria vita: post sui social a dimostrazione dei suoi progressi e di nuovo in sella anche se sarà solo nel salotto di casa.

Di quanto avvenuto durante la quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi non ricorda assolutamente nulla: un vuoto enorme che è iniziato nel momento in cui ha perso il controllo della propria bicicletta, fino al risveglio di due settimane più tardi sul letto di un ospedale. "Non ricordo nulla dal giorno in cui sono caduto fino a quando mi sono svegliato due settimane dopo la caduta. In questa settimana ho dovuto imparare tutto da zero, anche quello di poter ricordare è uno dei punti sui quali sto lavorando" ha scritto sui propri profili social.

Una settimana lunghissima, sulla quale è calato il silenzio e una privacy quasi totale: "Le ultime tre settimane sono state molto incerte per me e per le persone che mi stanno intorno. Abbiamo scelto di non dare notizie proprio per consentire alla mia famiglia di concentrarsi su quello che conta davvero". Poi, la notizia più bella: "La situazione sta migliorando giorno dopo giorno e ho avuto la conferma di poter lasciare l'ospedale. Voglio ringraziare tutti, i tifosi che mi hanno fatto sentire il loro affetto dopo l'incidente e il medico che con il suo pronto intervento mi ha salvato la vita".

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