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L’urlo di Pogacar domina al Tour: tappa, maglia gialla e allungo in classifica generale

Capolavoro di Tadej Pogacar che si prende il primo successo di questo Tour, travolgendo ancora una volta tutti gli avversari: da oggi è lui il nuovo leader in classifica generale e le salite devono ancora arrivare.
A cura di Paolo Fiorenza
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La sesta tappa è diventata ancora una volta l'occasione per Tadej Pogacar di imprimere una nuova accelerata a questo Tour de France che è già sempre più saldamente nelle sue mani. Il vincitore dell'edizione 2021 si è preso tutto ciò che poteva prendersi: il primo successo di tappa, la nuova maglia gialla e un ulteriore allungo (con l'abbuono di 10″) in classifica generale. Si è solamente nemmeno alla prima settimana ma questa Grande Boucle ha già un padrone assoluto.

La tappa numero sei poteva essere una frazione quasi di trasferimento, dopo i fuochi d'artificio che erano esplosi durante la quinta tappa che mercoledì aveva impegnato i corridori su 11 tratti di pavè, per un totale di quasi 20 chilometri. Invece, ci ha pensato la maglia gialla Wout van Aert a dare la scossa sin da subito, ravvivando una corsa che è entrata subito nel vivo. Il belga si è preso sempre il carico delle fughe di giornata, prima con un attacco con una ventina di compagni,  poi, dopo 70 km dalla partenza una nuova spinta con una manciata di corridori e infine a 100 km dall'arrivo la terza staffilata.

Il plotone ha sempre fatto fare, lasciando libertà al belga che si è così preso i favori della critica e del pubblico, in una tappa che appare come una lunghissima chilometro non fosse per i 15 chilometri finali dove ci sono saliscendi che potrebbero regalare ulteriori sorprese. Van Aert non se n'è curato, ha messo la marcia perfetta per la velocità da crociera e si è ritrovato da solo, mettendo sotto torchio il gruppo che è costretto a mettersi a tutta per evitare un arrivo in solitaria che fa saltare i piani di molti.

Proprio a ridosso delle uniche erte di giornata, van Aert si fa raggiungere dal plotone oramai impegnato nel ricucire il gap e giocarsi le proprie chances all'arrivo sul Coute des Religieuses di Longwy. Velocità sempre più alta, gruppo unito e qualche problema di troppo, con una rocambolesca caduta per Kuss e Van Rensburg con il primo che si ritrova in mezzo ai campi.

A cinque chilometri dal traguardo, Tadej Pogacar prova in salita a fare nuova selezione per prendersi altri secondi sui diretti avversari, dettando il ritmo e forzando l'andatura del plotone. Un assaggio per l'assolo finale perché è proprio lui che scarica tutta la propria forza e classe nei 500 metri finali quando prende le redini della volata e fa il vuoto mettendo tutti in fila, permettendosi anche di alzarsi dal manubrio ed esultare con tutta calma urlando al cielo tutta la sua grinta e gioia per la sua nuova fiammante maglia gialla.

Per il campione solveno della UAE soddisfazione e convinzione a fine corsa: "Una giornata pazzesca e durissima fin dall'inizio, con il gruppo che è dovuto andare a tutta per la fuga. La squadra è stata fantastica, ha lavorato molto bene mi hanno messo nelle condizioni migliori per fare lo sprint. Mi sono reso conto di stare bene e avere le gambe. Non era nei miei programmi vincere la maglia gialla poi sono arrivati anche gli abbuoni e sono felice così". 

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