Lo scandalo dei Mondiali di ciclismo gravel: “Auto e trattori contromano, escursionisti ovunque”
I Campionati del mondo di ciclismo gravel sono l'ultima evoluzione dell'universo dell due ruote a pedali, ma già stanno facendo discutere e, soprattutto, imbestialire chi vi partecipa. Così, l'ultima tappa delle GWS (il circuito iridato della Gravel World Series) che si è svolta ad Aquisgrana ha scatenato feroci polemiche per una assoluta mancanza di organizzazione che ha messo a rischia l'incolumità dei partecipanti: "Vergognatevi tutti".
Ad alzare il polverone, e non solo per i tracciati sullo sterrato, è stato uno degli ultimi partecipanti alla corsa gravel, inserita nel circuito mondiale patrocinato dalla UCI, che si è svolta ad Aquisgrana, nell'alta Germania, ai confini con Belgio e Olanda. Thijs Zonneveld, giornalista e ciclista olandese che corre per il team UCI Continental BEAT Cycling, ha sfogato tutta la sua frustrazione nella sua pagina Instagram, dove ha attaccato l'organizzazione della corsa.
"Ho mollato dopo il primo giro, perché non mi sarei mai perdonato di rischiare di ipotecare il mio viaggio in America per finire qui solamente decimo o quindicesimo. E soprattutto col rischio di investire un bambino. Le ambulanze sono andate avanti e indietro, ho visto molte cadute e diversi incidenti. Mai più. Vergognatevi tutti!". Parole durissime, un j'accuse che non lascia spazio a interpretazioni dopo quanto accaduto lungo il percorso: "Raramente ho partecipato ad una gara così mal organizzata come ad Aquisgrana" ha continuato Zonneveld. "Un itinerario non segnalato o poco segnalato, non transennato né protetto. Automobili e trattori parcheggiati e circolanti ovunque lungo il sentiero, escursionisti che non ne sapevano nulla, persone sul percorso con passeggini e neonati".
L'allucinante testimonianza del vincitore, Daan Soete
Più che una prova gravel del circuito mondiale sotto l'egida dell'UCI, una scampagnata amatoriale improvvisata. La sensazione che ha avuto anche il corridore che ha vinto la prova maschile, Daan Soete: "Nella prima metà del giro, le auto sul percorso guidavano in direzioni opposte. Non sapevano dove andare, perché i segnalatori e la polizia non li fermavano". Un racconto assurdo che Soete rimarca: "La gara non era chiusa al 100% come le prove su strada. Fortunatamente non è successo nulla di grave, ma in futuro occorre adottare misure. Non incolpo di tutto gli organizzatori. Era solo la seconda edizione. Ma è la World Series che arriva dall'UCI. Quindi ti aspetteresti che l’UCI garantisca che sia organizzato in sicurezza".
Le corse Gravel, cosa sono e come si svolgono
I campionati del mondo di ciclismo gravel UCI sono uno dei neonati campionati del mondo di ciclismo, creati nel 2022. Le prove si svolgono su un percorso quasi interamente composto da strade sterrate e si corrono con le bici da ghiaia, le biciclette "gravel", mezzi da corsa adattati per essere utilizzati su strade non asfaltate, purché non assistite elettricamente. Le corse gravel sono aperte a tutti, sia professionisti sia a dilettanti e ad amatori e ogni prova è suddivisa per genere ed età ed un mix tra le classiche enduro su sterrato, bmx e le prove sull'asfalto. Infatti solo nei tracciati gravel il terreno cambia di continuo, imbattendosi in qualsiasi superfice.
Le prime due rassegne mondiali si sono svolte in Veneto, in Italia, su un percorso con partenza da Vicenza e arrivo a Cittadella, e sono stati assegnati i titoli per le categorie Elite per uomini e donne. Hanno partecipato anche le categorie per età 19-34, 35-39 e Over 40 per le donne e le categorie per età 19-34, 35-39, 40-44, 45-49, 50-54, 55-59 e Over 60 per gli uomini.