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L’Italia di Ganna corre veloce in finale: ai Mondiali di ciclismo sfida la Francia per l’oro

L’Italia ha chiuso con il miglior tempo di giornata la prova decisiva per la qualificazione in finale: 3’46”760 il tempo registrato contro la Gran Bretagna. Una prestazione che spinge il quartetto azzurro composto da Filippo Ganna, Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan verso il duello che può valere l’oro ai Mondiali di ciclismo di Roubaix.
A cura di Maurizio De Santis
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Dalle Olimpiadi in Giappone alla pista di Roubaix in Francia. Ai Mondiali di ciclismo su pista arriva un'altra grande impresa del quartetto azzurro. E domani, in occasione della finale con la Francia, può diventare grandissima. Succede per la prima volta dopo 24 anni e quel precedente rispolvera ricordi dolsiccimi: nel 1997 la selezione nazionale divenne campione del mondo ai Mondiali di Perth battendo l'Ucraina. L'Italia piazza l'ennesimo risultato impressionante con Filippo Ganna, Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan che hanno confermato l'ottima prestazione espressa dominando nelle prove di qualificazione. Non correvano assieme ai Giochi nel Sol Levante ma è come se non avessero mai smesso di farlo, tale è l'affiatamento mostrato.

La qualificazione con un ottimo tempo arriva dopo il trionfo nello scratch femminile di Martina Fidanza e certifica il momento eccezionale che sta attraversando il movimento nella disciplina su pista. Nonostante il cambio di Bertazzo per Lamon, l'Italia ha chiuso con il miglior tempo di giornata: 3'46"760 nella semifinale contro la Gran Bretagna. Deve essere una sorta di maledizione per gli inglesi: gli Europei, la staffetta 4X100 alle Olimpiadi e adesso la sfida sulle due ruote. Non è bastata alla squadra d'Oltremanica la presenza di Hayter, i 4"817 di ritardo lanciano Ganna&co. Un risultato che le permette di disputare una finale per l'oro ai Campionati del mondo 24 anni dopo l'ultima volta.

Avversario di turno saranno i transalpini che hanno sconfitto la Danimarca (vice campione olimpico) nonostante i favori del pronostico. A fare la differenza per la Francia, oltre al tifo del pubblico di casa, anche l'ottima performance di Benjamin Thomas: il tempo di 3'47"816 annulla gli scandinavi, trasformando in una disfatta la loro partecipazione. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbero rimasti addirittura fuori dalla finale per il titolo e il metallo più prezioso dopo Tokyo.

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