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Le spese folli per i Mondiali di ciclismo 2023, Scozia in ginocchio: “Progetto di pura vanità”

L’evento iridato organizzato tra il 3 e il 13 agosto, è stato il primo Mondiale nella storia a racchiudere tutte le discipline del ciclismo, consegnando ben 200 titoli iridati. Ma anche il più costoso di sempre, tanto che non sono bastati 70 milioni di euro e il Governo scozzese sta provvedendo a coprire il buco con tagli in bilancio ai settori arte e cultura.
A cura di Alessio Pediglieri
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I Mondiali di ciclismo disputati a Glasgow tra il 3 e il 13 agosto sono diventati oggetto di feroci polemiche dopo la notizia, confermata da diversi media scozzesi, che è costato uno sproposito, oltre 60 milioni di sterline, pari a poco più 70 milioni di euro. Finendo ovviamente fuori budget con violente ripercussioni sull'economia di tutta la Scozia a tal punto che il Governo ha deciso, per colmare il buco, di predisporre tagli decisi ai settori di arte e cultura.

200 titoli iridati in palio con oltre 120 Nazioni presenti con più di 2.600 atleti pro iscritti: la dieci giorni di Glasgow ha catalizzato il mondo del ciclismo quest'estate, per un mega evento unico mai organizzato prima d'ora, in cui si è fatta convergere ogni categoria esistente, dall'elite agli juniores e tutte le varie discipline. Così, si è potuto assistere senza soste alle gare iridate di bmx, granfondo, paraciclismo su strada, strada, downhill, mountain bike marathon, mountain bike cross country, indoor cycling, pista, paraciclismo su pista e trial. Insomma, un parco giochi autentico per qualsiasi appassionato, voluto dai tre guru del ciclismo mondiale: David Lappartient (presidente UCI), Amina Lanaya (dg UCI) e Paul Bush (presidente del comitato organizzatore 2023 UCI Cycling World Championships).

Un parco giochi però costosissimo, oltre ogni misura, budget e previsione e che ha fatto sprofondare la Scozia in una polemica interna visto che i fondi predisposti per l'evento non sono bastati. Ed erano immensi: oltre 35 milioni di euro, immessi direttamente per finanziare il Mondiale il cui indotto è stato importante per l'economia del Paese ma non sufficiente a coprirne le spese. A tal punto che sono serviti circa altri 10 milioni, stando a quanto riporta Jamse Shrubsall sul "The Scotsman" per quello che oramai è già passato alla storia come il mondiale più dispendioso di sempre.

Stando ai rapporti, le spese sono state impressionanti: tra tutto, si è superata la folle cifra di quasi 80 milioni di euro  con immense ripercussioni su tutto il movimento e sul Paese organizzatore in primis. "Finanziamenti governativi e partners in tutta la Scozia hanno contribuito a realizzare il Mondiale a Glasgow" ha spiegato il ministro della cultura scozzese, Angus Robertson. "Purtroppo, però, non siamo riusciti a rispettare il budget stabilito per finanziare i grandi eventi. L'aumento dei costi e l'inflazione hanno fatto il resto e così siamo nell'ordine di dover immettere altri 10 milioni da parte nostra per colmare il buco".

Scatenando la feroce polemica interna nel Parlamento scozzese visto che i fondi verranno prelevati dal settore arte e cultura, soggetto al pesantissimo taglio di finanziamento: "Un progetto di vanità che ha portato la Scozia sulla scena mondiale per un breve periodo" ha ammesso Robertson, "un messaggio sbagliato, dove un evento sportivo una tantum è stato valutato più importante della salute del settore artistico e culturale di un intero Paese"

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