Le lacrime d’oro di Paternoster: “Mi sento rinata dopo i 2 anni peggiori della mia vita”
La gioia per la conquista della medaglia d'oro è esplosa dentro. Letizia Paternoster piange e manda baci, ferma la bici ed è in lacrime. L'emozione è fortissima: la vittoria ai Mondiali di ciclismo di Roubaix in Francia è un'ondata di felicità. La cavalca sulla cresta e fa la storia travolgendo le avversarie. Cadono l'una dopo l'altra, tagliate fuori nella gara a eliminazione. La pistard di Cles resiste e conserva un po' di energie per un finale bellissimo e uno sprint bruciante: l'americana Valente si arrende, la belga Kopecki tiene botta e incrocia lo sguardo con l'italiana. Come a dire: adesso siamo noi due, l'oro è cosa nostra. È cosa di Letizia che con il successo in terra transalpina lascia alle spalle i momenti più bui.
Ho vissuto una serata da sogno – ha ammesso Paternoster a caldo –. È arrivata dopo i due anni peggiori della mia vita. Mi sento rinata.
Due anni tremendi per quanto accaduto. Due anni sempre in bilico tra la malasorte e la voglia di riprendersi tutto quello che la (s)fortuna le aveva negato. Due anni col timore di non farcela, a combattere contro la vita che ti mette i bastoni tra le ruote. Nel 2019 un'auto la investe mentre si allena fra Arco di Trento e Riva del Garda: l'esito degli esami radiografici è una sentenza, frattura del polso.
Il 2020 sarà anche peggio: il Covid e l'infortunio al ginocchio sono zavorra per l'anima, le ambizioni e la carriera. Letizia si rialza e trova la forza per inforcare i pedali anche alle Olimpiadi. Ma è ai Mondiali che scaccerà del tutto i cattivi pensieri che l'hanno accompagnato a lungo. Il risultato straordinario chiude a doppia mandata da qualche parte il lungo periodo buio. Sul podio ha gli occhi lucidi: le sembra di rivedere tutta la vita di questi ultimi anni in pochi attimi, compresa la grande performance che le ha permesso di vincere la prima corsa d eliminazione femminile nella storia dei Mondiali su pista.
È la mia gara preferita su pista – ha aggiunto Paternoster – e anche per questo motivo mi sento molto gratificata per essere stata la prima a conquistare il titolo iridato.