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L’Amstel Gold Race aspetta Elisa Balsamo: per confermarsi tra le migliori al mondo nel ciclismo femminile

Dopo tre vittorie consecutive nel World Tours 2022, Trofeo Binda, Classic Brugge-De Panne e Gand-Wevelgem, Elisa Balsamo ha messo nel mirino anche questa Amstel Gold Race.
A cura di Jvan Sica
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Alla fine del Giro delle Fiandre le immagini e le parole di Elisa Balsamo postate su Instagram non mentivano. La faccia stravolta, il corpo accasciato dopo uno sforzo immane e la considerazione che mai prima di quel momento aveva fatto una fatica tale. Le olandesi Annemiek van Vleuten e Chantal Blaak, insieme alla belga poi vincitrice della corsa, Lotte Kopecky, hanno fatto di tutto per dare vita a una corsa durissima, così da eliminare dalla corsa Elisa Balsamo, capace quest’anno di salire così tanto di livello da essere temuta in questo modo dalle migliori cicliste al mondo.

In questo inizio di 2022 infatti, Elisa ha messo in fila tre vittorie straordinarie: il Trofeo Alfredo Binda, una delle gare più attese del circuito femminile e poi due scalpi dorati, come la Classic Brugge-De Panne e la Gand-Wevelgem. Tre vittorie di fila nel World Tour e tre volate in gruppi ristretti che hanno iniziato a far sussurrare più di qualcuno che il nuovo fenomeno del ciclismo ce l’abbiamo noi e si chiama Elisa Balsamo. In realtà lei non è esplosa quest’anno, basti pensare che indossa la maglia di campionessa del mondo, vinta proprio nelle Fiandre lo scorso anno, dopo aver vinto a Doha nel 2016 anche il Mondiale juniores.

A questa doppia affermazione iridata bisogna aggiungere poi le vittorie in pista, in quel percorso con al centro la multidisciplinarità che ha portato di nuovo in auge il ciclismo italiano e di cui hanno beneficiato anche Viviani, Ganna, Paternoster, Consonni. Elisa Balsamo è quindi una del gruppo giovane delle cicliste italiane, guidate fino a un anno fa da Dino Salvoldi, delle quali si diceva ormai da qualche anno che avrebbero fatto sentire la propria voce su pista, ma anche su strada. Sta accadendo proprio questo e dopo la vittoria al Mondiale e nelle prime classiche stagionali, oggi Elisa è la punta di diamante dell’intero movimento e ha un’intera squadra di club, la Trek-Segafredo, che ha scelto lei come capitano nelle corse di  un giorno, nonostante abbia nelle proprie fila campionesse di alto livello come le nostre Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster e l’olandese Ellen van Dijk.

Una grande squadra in cui Elisa sta facendo faville, iniziando a scomodare una grande del passato che in un certo senso può ricordarla, Marianne Vos, che da ciclista più vincente di tutti i tempi è ancora nell’iperuranio, ma è stata battuta da Elisa proprio alla Gand-Wevelgem. Se il Fiandre era già difficile in partenza per Elisa ed è stato reso impossibile dalle avversarie per cercare di tagliarla fuori dalla vittoria, la corsa di domani, l’Amstel Gold Race è una gara a cui Elisa può guardare con maggiore ottimismo.

25 settembre 2021, Elisa Balsamo vince il Mondiale in Belgio
25 settembre 2021, Elisa Balsamo vince il Mondiale in Belgio

Il percorso sarà lungo 128,5 chilometri con 19 muri, meno duri però del terribile Giro della Fiandre appena disputato. Le cote decisive saranno Geulhemmerberg, Bemelerberg e il famosissimo Cauberg, che le donne affronteranno anche nell’ultimo giro nel circuito di Valkenburg, posto a soli 2,8 chilometri dal traguardo. Se Elisa riuscisse a tenere anche su questa ultima asperità, potrebbe vedere spalancare le porte di un’altra vittoria prestigiosa. Lo scorso anno a vincere è stata proprio Marianne Vos, davanti alle altre due olandesi Demi Vollering e Annemiek van Vleuten. Quest’ultima sarà la favorita numero uno, insieme alla fresca vincitrice del Fiandre, Kopecky, anche se noi possiamo contare almeno su altre due cicliste in grande forma, Maria Giulia Confalonieri e Chiara Consonni.

Per Elisa Balsamo, che si è vista a grande livello internazionale su strada la prima volta proprio durante l’Amstel Gold Race 2019, quando arrivò decima correndo ancora per la squadra piemontese Valcar Cyclance, sarà una di quelle gare da circoletto rosso. Se davvero vuole rendere straordinaria questa stagione di livello già eccelso, ma soprattutto continuare a essere lo spauracchio numero uno per le avversarie, allora dovrà dimostrare grandi cose in questa Amstel Gold Race. Sarà anche questa la gara in cui ancora una volta il ciclismo italiano femminile può gridare a tutti che non è più soltanto il movimento del futuro, ma ormai quello del presente.

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