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La terribile caduta alla Vuelta di Spagna: un’intera squadra si schianta sull’asfalto

La 1a tappa della Vuelta 2023 è stata caratterizzata da feroci polemiche: condizioni oltre il limite che hanno messo in pericolo i ciclisti. Rovinosa la caduta della AlUla di Filippo Zana, con sei ciclisti finiti pesantemente a terra in un sol colpo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La prima tappa della Vuelta 2023 è stata caratterizzata dalle polemiche per la decisione dell'organizzazione di aver fatto correre i ciclisti in condizioni più che proibitive: acqua a catinelle e tardo orario, hanno costretto tutti a dover affrontare un circuito in condizioni ben oltre i limiti di sicurezza. Tanto che i 15km da Barcellona a Barcellona si sono trasformati più in una corsa ad eliminazione che in una appassionante crono a squadre. Con la Jayco AlUla che ha avuto la peggio.

La formazione australiana della Jayco AlUla era tra le possibili outsider della crono a squadre che ha aperto sabato 26 agosto la Vuelta 2023. Un team costruito appositamente per mettere in difficoltà i migliori e dar battaglia ai migliori in lista tra cui spiccano i nomi di Evenepoel, Rodrig, Thomas e Vingegaard, i moderni ‘cannibali' del ciclismo mondiale. Non a caso il lista sono stati inseriti nomi di tuto rispetto come Matteo Sobrero , Michael Hepburn , Callum Scotson , Filippo Zana e Felix Engelhardt. Purtroppo però, la Jayco è stata sì protagonista, ma in negativo.

Le condizioni estreme in cui si è svolta la crono a squadre ha visto una serie impressionante di fuoriprogramma con tantissimi ciclisti finiti a terra: la pioggia battente, la visibilità ridotta al minimo e in alcuni tratti assolutamente insufficiente, hanno accompagnato i ciclisti per tutti i 15 chilometri, mettendone a serio rischio l'incolumità. Una decisione da parte dell'organizzazione più che azzardata e che ha trasformato il possibile spettacolo, in una corsa pericolosissima.

A dimostrazione dell'impossibilità di poter gareggiare in sicurezza ciò che è accaduto al team australiano: poco prima di una curva che piegava a destra quasi a 90 gradi, ben sei degli otto corridori della Jayco AlUla sono caduti sull'asfalto. Una caduta impressionante, spettacolare ma anche pericolosissima, che ha messo fuori gara il team e le sue aspirazioni da podio. Al traguardo si sono presentati in due con oltre 50 secondi pagati al Team dsm-firmenich che ha beffato tutti prendendosi la vittoria.

Quella della AlUla è stata solo uno dei tanti contrattempi che hanno inficiato la prova di molti. Tra i tanti che hanno dovuto sfidare anche la malasorte oltre le condizioni estreme di corsa, il nostro Filippo Ganna presente tra le fila della Ineos Grenadiers, dove c'è Geraint Thomas che ha ambizioni di maglia rossa. Il team ha chiuso in ottava posizione ma il campione del mondo nell'inseguimento individuale ha dovuto alzare bandiera bianca ben prima, arrivando ulteriormente attardato a causa di una foratura, terminando da solo con 2 minuti e 9 secondi di ritardo e un più che modestissimo 164° in classifica, in una specialità in cui avrebbe potuto fare la differenza.

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