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La straordinaria storia di Charles-Victor: il bimbo di 9 anni che al Fiandre ha sfidato Pogacar in fuga

Nell’ultimo Giro delle Fiandre, a 3 chilometri dal traguardo di Oudenaarde, Tadej Pogacar in solitaria dopo l’ultimo decisivo scatto, si è ritrovato in compagnia di un inaspettato compagno di fuga. Charles-Victor, un ragazzino di soli 9 anni che ha provato a tenergli testa lungo un rettilineo, apparendo in diretta TV davanti a milioni di spettatori e ricevendo il regalo più bello: “Quando mi ha guardato diritto negli occhi è stato speciale: anch’io correrò la Ronde”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Giro delle Fiandre ha regalato una edizione già di per sé storica, con Tadej Pogacar che ha fatto registrare nuovi record su record sui muri della Monumento belga, vinta in solitaria quando a 18 chilometri dall'arrivo, ha deciso di lasciare sui pedali i propri avversari. Ad uno ad uno, da Wout van Aert a Filippo Ganna a Matthieu Van der Poel. Pedalando da solo per la passerella finale dove lungo l'ultimo rettilineo si è trovato però insieme ad un inaspettato compagno di "fuga": Charles-Victor un ragazzino di soli 9 anni che per qualche istante, in diretta mondiale, ha affiancato il campione sloveno per diversi metri. Immortalato dalle telecamere e dagli obiettivi per una foto già divenuta iconica: "Che mi sono appeso nella mia cameretta".

Pedalare a fianco del proprio mito è il sogno ad occhi aperti che ogni tifoso e appassionato sportivo culla nella propria vita. Ma quando riesci a realizzarlo, in modo improvviso e inaspettato a soli 9 anni, capisci che la vita riserva sorprese e storie uniche, come per il giovanissimo Charles-Victor, bimbo di 9 anni che abita a Wortegem-Petegem, una delle zone attraversate dal Giro delle Fiandre nel tratto finale: quando Tadej Pogacar aveva già compiuto la propria impresa personale, ritrovandosi in fuga solitaria per il suo secondo successo alla Ronde.

Uno spettacolo nello spettacolo a 3,5 chilometri dal traguardo: improvvisamente, mentre Pogacar è impegnato sul rettilineo, al suo fianco compare un giovanissimo ciclista che prova a tenergli passo – ovviamente riuscendoci per solo qualche metro – ma entrando nelle case degli spettatori (circa un milione collegato in quel momento) scrivendo la prima pagina di una favola reale. Laddove il ciclismo è una religione, sulle strade del Belgio, Charles-Victor pedala nel suo momento improvviso di gloria, diventando una star. Cercato dai cronisti a fine Ronde, mentre il mondo impazzisce per quel novenne apparso a fianco del campione, i media belgi riescono a scovarlo, per farsi raccontare una storia che solo il ciclismo sa regalare: "Sono da sempre un fan di Tadej perché è sempre dolce con i bambini" spiega nella sua infinita fanciullezza, Charles. "Li saluta sempre. L'ho visto un paio di volte durante le gare, ma il mio grande sogno è quello di riuscire a incontrarlo".

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E "l'incontro" c'è stato, anche nel modo meno atteso e per questo ancor più sorprendente: "Volevo vedere quanto forte corressero e per quanto tempo riuscivo a stargli dietro" ammette il piccolo ciclista che mai si sarebbe aspettato di ritrovarsi a tu per tu in solitaria proprio con il suo idolo. "Quando Tadej è passato in quel momento, gli ho chiesto una borraccia. O non mi ha sentito o gli serviva ancora per il finale, ma poco dopo si è voltato e mi ha guardato. È stato davvero speciale quando Tadej mi ha guardato dritto negli occhi. Un giorno voglio partecipare anch'io al Giro delle Fiandre".

Un sogno che sa di promessa, visto che il piccolo Charles-Victor ha già assaporato a modo suo il ciclismo dei "grandi": "Avevo chiesto ai miei genitori se potevo andare a vedere da vicino il Giro delle Fiandre e con la mia bicicletta mi sono portato fin lì". Per un momento iconico che difficilmente potrà dimenticare, a pochi chilometri dal traguardo di Oudenaarde: "Io se dovessi scegliere preferirei fare il pilota automobilistico" ha ancora svelato al Het Nieuwsblad, "ma intanto ho fatto stampare quella foto e me la appendo in cornice nella mia cameretta sopra il mio letto".

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