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Tour de France 2024

La storia miracolosa di Jakobsen: il ciclista ‘morto e resuscitato’ ha vinto al Tour de France

Nel 2020 subì un gravissimo incidente a Katowice, durante il Giro di Polonia. Quando aprì gli occhi vide il prete accanto al suo letto, era lì per somministragli l’estrema unzione. Oggi ha vinto la seconda tappa del Tour de France e ringrazia Dio: “A pochi è concesso di tornare, nello sport come nella vita”.
A cura di Maurizio De Santis
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Fabio Jakobsen bacia la medaglia: ha vinto la seconda tappa del Tour de France. La sua è una storia pazzesca e incredibile.
Fabio Jakobsen bacia la medaglia: ha vinto la seconda tappa del Tour de France. La sua è una storia pazzesca e incredibile.
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Due anni fa Fabio Jakobsen era in un letto d'ospedale e messo malissimo. Vi finì dopo una violenta e terribile caduta a Katowice, durante il Giro di Polonia. Quando aprì gli occhi dopo un giorno in coma farmacologico trovò accanto al suo letto un prete che aveva un Libro in mano e lo fissava con sguardo compassionevole. "Era venuto per l'estrema unzione… poi pregammo insieme".

La vittoria della seconda tappa del Tour de France è come essere rinato. La storia del ciclista olandese è incredibile, epica: è sceso agli inferi ed è risalito su, fuori, a rivedere le stelle. Sul traguardo di Nyborg ha alzato le braccia al cielo e dentro di sé ha ringraziato il buon Dio per ogni cosa. Una in particolare, essere vivo. E ancora in condizione di correre, raccontare le sue imprese.

Nella tappa danese della Grand Boucle ne ha compiuta una da incorniciare vincendo la frazione davanti a Wout Van Aert che per un secondo ha soffiato la maglia gialla a Yves Lampaert per 1 secondo.

Il ciclista olandese alza le braccia al cielo ed esulta subito dopo aver vinto la seconda tappa della Grand Boucle a Nyborg (Danimarca).
Il ciclista olandese alza le braccia al cielo ed esulta subito dopo aver vinto la seconda tappa della Grand Boucle a Nyborg (Danimarca).

"Aspettavo una vittoria così da 15 anni – ha ammesso Jakobsen -. È il successo più importante dopo l’incidente in Polonia, gli interventi che ho subito e il lungo periodo trascorso in ospedale". Una spallata ricevuta connazionale Groenewegen gli fu fatale: il ciclista olandese andò a sbattere a una velocità di 85 km/h contro le transenne, ne restò incastrato e si procurò lesioni gravissime.

Il trauma facciale subito fu drammatico: riportò fratture multiple, perse quasi tutti i denti a causa dell'impatto e l'ausilio di una corda vocale, i medici gli ricucirono letteralmente la faccia con 130 punti di sutura, venne tenuto per un giorno in coma farmacologico e ha avuto bisogno di un trapianto d’osso per ricostruire la mascella.

Fabio Jakobsen (a sinistra) cade e riporta gravissime lesioni per la spallata subita da Dylan Groenewegen a Katowice, durante il Giro di Polonia.
Fabio Jakobsen (a sinistra) cade e riporta gravissime lesioni per la spallata subita da Dylan Groenewegen a Katowice, durante il Giro di Polonia.

"Ho dovuto affrontare un percorso molto lungo di riabilitazione – le parole di Jakobsen a corredo della vittoria -. Chi mi è stato vicino sa quanti sacrifici ho fatto e quanto mi sono costati. Ho avuto la grazia di tornare, nello sport e nella vita. A pochi è concesso. Riprendere a correre è stato già importante ma vincere una tappa al Tour è straordinario".

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