La pista magica scelta da Ganna per il record dell’ora, senza pubblico: può danneggiarlo
Filippo Ganna è pronto a battere il record dell'ora e inserirsi nell'albo d'Oro dei più veloci di sempre nella storia del ciclismo mondiale. L'appuntamento è fissato da tempo, a Grenchen, in Svizzera alle 20:00 di sabato 8 ottobre e da battere ci sarà l'ultimo primato conquistato solo lo scorso agosto da Dan Bigham. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli e la scelta del Velodromo svizzero ne è l'ultima conferma, perché è la pista più veloce che ci sia in questo momento. Ma all'impresa ci sarà un grande assente: il pubblico.
Volare ad oltre 55 km orari. Questo è l'obiettivo di Filippo Ganna che dovrà tenere il passo per 60 interminabili minuti. Un'ora per entrare nella storia e riscriverla, riportando il record in Italia dopo l'immenso Moser di Città del Messico quando, per primo in assoluto, superò il muro dei 50 chilometri. Da allora il ciclismo azzurro è rimasto a guardare altri record, ma a Ganna "basterà" superare quello di Dan Bigham dell'agosto 2022 e non quello ottenuto da Chris Boardman del 1996.
In realtà i Record cancellati con un colpo di spugna dall'UCI (Unione Internazionale di Ciclismo) sono ben nove ed è inserito anche il primato di Moser. Il tutto a causa di un cambio di regolamento risalente al 1° ottobre 200 che ha tenuto valido solo il record di Eddy Merckx del 1972 a 49,432 km e poi tolto quello stabilito da Francesco Moser (1984), Graeme Obree (1994, 1994), Miguel Indurain (1994), Tony Rominger (1994) e Christopher Boardman (1993, 1996).
Il mistero è presto svelato, visto che fino agli anni ’70 erano state utilizzate tradizionali bici da pista e secondo i parametri UCI, con il passare degli anni, la tecnologia aveva modificato le bici da rendere relativi i paragoni tra le prove e Francesco Moser nell'84 fu il primo ad utilizzare le ruote lenticolari.
Dal 2000 le uniche bici ritenute valide per il record dell’ora sono state quelle definite “tipo Merckx” ed è per questo che Filippo Ganna ha come riferimento da battere Dan Bigham che il 19 agosto sulla stessa pista svizzera ha portato la distanza a 55,548 km. Anche se, probabilmente, il sogno nascosto sono proprio quei 56,375 km che Chris Boardman coprì il 6 settembre 1996 a Manchester, considerata dall’Uci la "Miglior prestazione umana sull’ora" ma che non è più iscritta nei record.
Ulteriore curiosità, ma assolutamente non marginale sarà anche il luogo in cui Filippo Ganna si cimenterà a superare Bigham nel Record dell'ora, il "Tissot Velodrome Suisse", l'impianto svizzero di Grenchen. Un impianto non scelto per nulla a caso: "La prova di Dan e le sue successive valutazioni" hanno spiegato dal Team che segue Ganna nella sua avventura di sabato "hanno inciso anche nella scelta finale del velodromo. Se tutti i nuovi record degli ultimi anni stabiliti in Europa sono stati registrati a Grenchen non è un caso". In particolare le condizioni favorevoli in termini di pressione atmosferica hanno benefici tangibili a livello aerodinamico. Dettagli, solo dettagli: ma fanno la differenza.
Il Velodromo si trova a 451 metri di quota sul livello del mare, ed è stato teatro negli ultimi anni di altri tentativi. Prima con il tedesco Jens Voigt nel 2014, precisamente il 18 settembre fermandosi sulla distanza di 51,115 chilometri e poi nel 2015 con l'australiano Rohan Dennis, l'8 febbraio, quando stabilì il primato di 52,491 chilometri. L'ultimo tentativo vincente è stato quello di Dan Bigham, ingegnere Ineos, lo scorso 19 agosto con un tempo straordinario di 55.548 chilometri.
E c'è anche un'ultima curiosità perché al "Tissot Velodrome Suisse" di Grenchen non potrà esserci il pubblico. L'impianto al coperto, una struttura da 8 mila metri quadrati è predisposto per ospitare fino ad un massimo di 1800 spettatori che, però non potranno assistere al tentativo di Filippo Ganna sabato sera. Il motivo è semplice: anche in questo caso è tutto fondamentalmente basato sull'analisi dei dettagli che non possono essere sottovalutati. La presenza di persone sugli spalti potrebbe infatti variare i rapporti di umidità e temperatura all'interno dell'impianto, incidendo sulla prestazione in pista. Un elemento che non può essere preso sotto gamba, tanto che i pochi accreditati che saranno presenti all'interno del Velodrome dovranno restare obbligatoriamente sempre in alcuni spazi prestabiliti al centro della struttura.