La maxi caduta nella 15sima tappa del Giro d’Italia causata dal forte vento
Una caduta provocata dal forte vento laterale che ha colpito i corridori. Ecco qual è stata la causa della maxi caduta avvenuta nella parte iniziale della quindicesima tappa del Giro d'Italia: l'incidente capitato sul ponte di Grado, al chilometro zero del percorso che conduce verso Aquileia e lungo il tracciato diretto a Gorizia, ha coinvolto diversi ciclisti e costretto la giuria a neutralizzare la gara, rinviandola di oltre mezzora.
Cosa ha provocato la caduta sul ponte di Grado
L'agonismo e la concitazione della prima fase hanno fatto il paio con le condizioni meteo rese proibitive dalle folate improvvise che hanno investito i partecipanti. A due chilometri dal via, con il gruppo che era ancora abbastanza compatto, s'è scatenato l'effetto domino: il capitombolo di uno ha coinvolto decine di ciclisti in fila nel serpentone.
Tre i ciclisti costretti al ritiro
Tra i coinvolti Emanuel Buchmann (Bora Hangrohe), sesto in classifica con un distacco di 2'36" dalla maglia rosa, e Jos Van Emden (Jumbo – Visma) e Natnael Berhane (Cofidis): tutti feriti, anche se non in maniera preoccupante, hanno dovuto abbandonare la corsa perché non in condizione di riprendere la tappa.
Tappa ‘neutralizzata' per oltre mezz'ora
È stato in quel momento che il direttore del Giro d’Italia (Mauro Vegni) e di corsa (Stefano Allocchio) hanno imposto l'alt approfittando che in quel frangente non fosse in atto alcun tentativo di fuga. Si spiega soprattutto così, oltre alla necessità di interrompere la tappa per prestare soccorso ai corridori rimasti coinvolti loro malgrado, la decisione di stoppare la tappa. Sul posto sono arrivate diverse ambulanze e personale medico per sincerarsi delle condizioni dei concorrenti. L'attesa è durata circa quaranta minuti, solo successivamente quando il ‘campo gara' era stato sgombrato dai feriti la quindicesima frazione del Giro è ripartita.