La frustrazione di Trentin, ostacolato in volata: parolacce e un gestaccio, con chi ce l’aveva
Urla, qualche insulto che gli esplode dall'anima e un brutto gesto. Matteo Trentin è una furia e sfoga la frustrazione per l'episodio avvenuto nella volata decisiva verso il traguardo di Comano Terme. C'era in ballo il titolo di campione italiano di ciclismo su strada e lui era lì, nel gruppo che sgomita e sbuffa, alle costole di Simone Velasco (che si aggiudicherà la vittoria), a tentare l'ultimo assalto grazie anche al gioco di squadra e alla collaborazione preziosa del compagno di team, Davide Formolo. Ma accade qualcosa che lo ha messo fuori causa lasciandogli addosso la sensazione di rabbia.
Kristian Sbaragli scarta di lato all'improvviso, gli chiude quel piccolo corridoio alla sua destra nel quale Trentin aveva pensato d'infilarsi. Il suo piano viene rovinato a pochissime pedalate dall'arrivo, nel momento clou della corsa quando c'è da dare fondo alle energie rimaste per mettere le mani sul trofeo tricolore. La reazione è veemente, vistosa, rumorosa.
Trentin gesticola in maniera palese e mostra perfino il dito medio all'avversario che lo ha ostacolato tarpandogli le ali e l'opportunità di fiondarsi in testa, ruota a ruota. Gli grida insulti (e dal labiale non è difficile intuire cosa gli abbia detto) in quell'attimo in cui tutto è cambiato e il suo sogno è svanito. Alla fine si piazzerà al quinto posto, lontano da quel podio monopolizzato da Velasco dell'Astana, seconda posizione per Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) e terza per Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck) che s'è beccato gli improperi del corridore del team UAE Emirates.
La fuga e il final thrilling. Sono in nove i ciclisti che si rendono protagonisti dell'ultima porzione di tracciato dopo aver percorso 226.8 km per giungere a Comano Terme. Il gruppo si sgrana e si staccano in sette: Sbaragli, Formolo, Trentin, Baroncini e Velasco e Magli mentre Baroncini viene frenato da una foratura ed è costretto ad arrendersi suo malgrado. Restano in sei a disputare il tratto finale che porta al titolo italiano: allo sprint s'impone Velasco, che precede Rota e Sbaragli. Con Trentin alle spalle che esplode ed è furibondo.
La top 10 della prova Elite
1. Simone Velasco (Astana)
2. Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Circus)
3. Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck)
4. Filippo Magli (Green-Project Bardiani)
5. Matteo Trentin (UAE Emirates)
6. Davide Formolo (UAE Emirates)
7. Filippo Baroncini (Trek Segafredo)
8. Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team)
9. Christian Scaroni (Astana)
10. Samuele Battistella (Astana).