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La follia di Cameron Wurf: dopo aver terminato i 260km della Parigi-Roubaix corre una mezza maratona

Ciclista professionista, ex canottiere olimpico, triatleta: Cameron Wurf ha stupito tutti quando alla fine dell’ultima Parigi-Roubaix corsa alla media più alta di sempre (quasi 48km/h), al traguardo ha mollato la bici per correre altri 21 km a piedi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non sono stati sufficienti 260 chilometri tra sterrato, fango e pavé nell'inferno del Nord della Parigi-Roubaix per fermare Cameron Wurf: il ciclista della Ineos Grenadiers arrivato al traguardo è sceso di sella e ha iniziato a correre. Una mezza maratona, di altri 21 chilometri, per chiudere in bellezza una giornata di immane fatica, stupendo tutti e mostrando le proprie qualità di triatleta.

Al traguardo di Roubaix, Cameron Wurf è arrivato 128°, giunto con ben 22 minuti di ritardo rispetto al vincitore 2023, Mathieu van der Poel che ha percorso la classica primaverile come mai nessuno in precedenza, stabilendo un incredibile record di velocità lungo il percorso di oltre 250 chilometri. Il campione olandese si è preso l'intera scena chiudendo sulla pista del Velodromo sfiorando una media oraria di 48 km (47,8), stabilendo l'andatura più alta di sempre nella storia della Parigi-Roubaix. Un'impresa epica, di fronte alla quale, però, Wurf ha subito rilanciato mollando bici e caschetto per affrontare una mezza maratona.

E mentre altri sono arrivati letteralmente stravolti a fine corsa, tra cui il nostro Filippo Ganna totalmente esausto e in evidente difficoltà nel tratto finale della classica dove si è preso una mesta sesta posizione, Wurst non ha quasi sentito l'affanno, ha lasciato bici, scarpette e caschetto ed è partito per il suo personale post-classica, indossando le scarpe da corsa dopo oltre sei ore di sforzo in bicicletta. Percorrendo altri 21 chilometri, ad un ritmo di 4'06/km, aggiungendo un'altra ora e 26 minuti di fatica in più.

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Proprio di Ganna, Wurf è gregario alla Ineos ma al contrario del campione italiano, l'australiano non ha mai brillato in bici più di tanto, diventando un quotato professionista ma mai abbandonando il suo primo grande amore, il triathlon. Dopotutto Wurf ha avuto un importante passato nel canottaggio, partecipando anche alle Olimpiadi del 2004 e attualmente, a 39 anni, ricopre il 36° posto nella classifica PTO, la Professional Triathlete Organization. All'inizio di marzo era arrivato quinto nell'Irinoman del Sud Africa e nell'ottobre dello scorso anno aveva ottenuto l'11a piazza  nell'Ironman World Championship a Kona. La sua ultima vittoria sulla distanza risale al 2021, quando vinse l'Ironam di Copenaghen.

La sua ultima follia, l'ha voluta anche postare via social, condividendola con tutti i suoi fan e appassionati: "Non appena ho tagliato il traguardo, anche se le mie gambe erano tutte traballanti, ho deciso di indossare le mie scarpe da ginnastica e correre una mezza maratona. Era l'occasione perfetta" ha spiegato dopo aver finito l'ultima fatica. "Correre con molta fatica nelle gambe è stato importante, un momento fondamentale in cui sto preparando il mio prossimo Ironman. Non importa come la tua giornata vada a Parigi Roubaix, sarà sempre memorabile".

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