La cronometro di Evenepoel è una tristezza, dura solo tre minuti: rovinosa caduta del campione belga
Anche i migliori possono sbagliare e se i migliori si chiamano Remco Evenepoel allora la caduta fa rumore, al di là delle conseguenze che può portare. Ancor più se arriva nella specialità della casa del campione belga, la cronometro, durante gli ultimi Campionati nazionali in una prova contro il tempo che è durata solamente tre minuti, per poi continuare in un lento e inutile tentativo di rimonta.
In tutta Europa si stanno svolgendo i Campionati Nazionali su strada per le prove a crono e in linea maschili e femminili. Tante le conferme tra i campionissimi più attesi, tra cui in Italia è riemerso al momento migliore Filippo Ganna, che si è confermato tricolore contro il tempo. Mentre tra le donne, è continuato il dominio assoluto da quattro anni a questa parte di Elisa Longo Borghini, incontrastata regina.
Poi, la vittoria in Portogallo di Joao Almeida, Jonathan Castroviejo in Spagna, Radej Pogacar in Slovenia, in Eritrea Amanuel Ghebreigzabhier della Trek – Segafredo mentre in Giappone ha trionfato Yuma Koishi, portacolori del JCL Team UKYO. E in Belgio? In una delle patrie putative del ciclismo internazionale ha avuto la meglio Wout Van Aert che ha dominato la prova a cronometro dei campionati nazionali prendendosi il quarto titolo. Alzandolo in faccia al rivale più atteso e pericoloso, Remco Evenepoel che è finito pancia a terra dopo solo tre minuti a causa di una rovinosa caduta sul bagnato, che ha segnato la fine delle speranze dopo soli tre minuti dal via.
Il percorso era di 41,6 chilometri in un tracciato in programma ad Herzele che per il campione belga è durato solamente poche pedalate: alla prima difficoltà di un percorso reso molto difficile per la tanta pioggia e l'asfalto scivoloso, Evenepoel ha rovinato tutto volando a terra e scivolando per diversi metri fino a infilarsi in un fosso a lato strada. Nessuna conseguenza grave, visto che poi si è rimesso in sella e ha pedalato fino alla fine, chiudendo al quarto posto. Di buono, l'esito finale con un tempo che mostra ancora progressi importanti e che senza lo scivolone avrebbe di certo posto Evenepoel in un decisivo testa a testa con Van Aert.
Ma ciò che resta, è la figuraccia rimediata a inizio prova e che lo stesso Evenepoel non ha alcuna intenzione di nascondere a fine prova: "Sono entrato in curva troppo velocemente, ma mi sentivo fiducioso, ho voluto prendermi dei rischi". Che sono costati un titolo nazionale: "Conoscevo bene il percorso e sapevo fosse la curva con meno possibilità di cadere, ma mi sono spinto oltre i miei limiti. Alla fine è stato tutto compromesso: già al primo intermedio perdevo 50 secondi e sapevamo che non potevo giocarmi la vittoria. Poi nel secondo giro mi hanno detto che il podio era ancora alla portata, che mi stavo avvicinando sempre più… Ci ho creduto, la cosa buona è che mi sentivo bene le gambe, al via ero pronto per provare per vincere"
Un errore da principiante che non dovrà riaccadere per non macchiare la prova in linea di domenica sempre per gli Assoluti del Belgio: "Ora non vedo l’ora che arrivi domenica perché di certo la strada sarà più asciutta e ci giocheremo le nostre carte al meglio per conservare la maglia in squadra.