La condanna è una stangata per Cipollini: 3 anni di carcere per lesioni e minacce alla ex moglie
Tre anni di reclusione per lesioni e minacce alla ex moglie, Sabrina Landucci. La sentenza del Tribunale di Lucca è una stangata per l'ex campione del mondo di ciclismo, Mario Cipollini. Il caso era scoppiato nel 2017 quando la donna denunciò ufficialmente la propria vicenda e ha avuto come aggravante anche le intimidazioni al nuovo compagno della ex consorte, Silvio Giusti (ex calciatore).
"Atti lesivi di integrità fisica e psichica" e ancora "pugni, schiaffi, calci" e "minacce di morte". Sono alcuni dei punti chiave della tesi portata avanti nella querela di parte che aveva trascinato il ‘Re Leone' (era il soprannome da atleta) sul banco degli imputati. Tutte accuse sempre negate da parte del diretto interessato che nell'udienza del 22 marzo scorso aveva raccontato la propria versione dei fatti smentendo ogni addebito.
Cipollini non era presente in aula nel giorno delle arringhe difensive pronunciate dai suoi avvocati Giuseppe Napoleone e Massimo Martini. Dopo cinque anni è arrivato il verdetto di primo grado durissimo anche rispetto alle richieste del pm, Letizia Cai (2 anni e 6 mesi). Oltre alla pena detentiva, nella deliberazione c'è anche un doppio risarcimento a carico dell'ex ciclista: dovrà versare un indennizzo di 80 mila euro alla ex moglie e di 5 mila euro a Giusti.
Come si era arrivati a processo? Per riannodare i fili della vicenda bisogna azionare la sequenza videoclip e tornare indietro nelle cronache fino al periodo compreso tra dicembre 2016 e gennaio 2017. Fu allora che lo sfogo e l'esposto ufficiale della ex moglie diede il via alle indagini che sfociarono nel rinvio a giudizio di Cipollini. Tra le varie circostanze citate dall'accusa contro l'ex campione ce n'è una raccapricciante: avrebbe puntato una pistola contro la donna.
La requisitoria del pubblico ministero, Letizia Cai, era stata pronunciata il 22 giugno scorso. Nell'atto aveva motivato l'ipotesi di reclusione suddividendola in 2 anni per lesioni e maltrattamenti subiti dalla signora Landucci e 6 mesi per le minacce nei confronti di Giusti. "È stato un percorso difficilissimo culminato in una giornata molto difficile", le parole del pm al termine dell'udienza.