La bici di Pogacar al Tour venduta all’asta: ha un emblema a 18 carati, un gioiello da 60mila euro
La bicicletta con cui Tadej Pogačar ha stravinto il Tour de France 2024 è stata messa all'asta ed è stata venduta a peso d'oro. Non è proprio la stessa con cui ha dominato nelle tre settimane di Grand Boucle, in salita, a cronometro, in pianura e in discesa, ma è la stessa con cui si è presentato alla presentazione ufficiale del Tour 2024. Una edizione speciale della Colnago C68 di Tadej Pogačar battuta all'asta per un prezzo da capogiro: 60 mila euro.
La Colnago C68 di Pogacar: il primo di 111 modelli "Fleur-de-Lys"
L'asta, a cui si è potuto partecipare anche digitalmente dal sito web di Sotheby’s, tra lo scorso 8 e 15 luglio aveva tra i pezzi "forti" anche la bici di "Pogi". Messa all'asta tramite la casa di lusso Sotheby's, con cui la Colnago collabora da tempo, era il primo dei soli 111 modelli "Fleur-de-Lys" prodotti e messi in vendita.
Una special edition che presenta un emblema in oro giallo 18 carati sul tubo di sterzo, oltre ad avere i raggi dorati. Solo 111 di questi modelli straordinari sono stati prodotti e i primi 110 sono stati venduti in pochi minuti dopo la presentazione della bici, avvenuta con un evento esclusivo nella Sala dei Gigli, a Palazzo Vecchio, all'inizio di giugno. L'ultimo (la bici di Pogacar) è finita all'asta.
La bicicletta con cui Pogacar si è presentato al Tour: un pezzo d'arte
Il nuovo proprietario sarà felice di sapere che Pogačar ha mantenuto la bici in perfette condizioni, senza mai effettivamente correre in gara e che in sella alla quale è arrivato alla storica presentazione dei ciclisti dell'UAE Team Emirates prima del Tour il 27 giugno.
Giovedì 27 giugno, Pogacar ha partecipato all'evento con la Colnago Fleur-de-Lys No. 001/111, una bicicletta unica della serie C creata in celebrazione del Tour de France in edizione limitata, prodotta in soli 111 esemplari numerati, è un veri e proprio pezzo d'arte esclusivo prodotto in tributo a Firenze, la culla del Rinascimento, la città che ha ospitato il Grand Départ e al Giglio, il simbolo araldico che unisce la storia della città di Dante Alighieri alla nazione francese.