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Jakobsen operato d’urgenza: restrizione del flusso alle arterie, le gambe non rispondono come dovrebbero

Fabio Jakobsen, sprinter olandese della Team Picnic PostNL è costretto a finire sotto i ferri per risolvere un problema fisico serio che lo perseguita da oltre un anno: “Le mie gambe non rispondono più come dovrebbero. Pensavo fosse una questione mentale e di allenamento”. Invece la diagnosi è stata più spietata: mancanza di flusso sanguigno ad entrambe le arterie iliache. Prognosi di almeno tre mesi: “Il recupero però potrebbe richiedere più tempo del previsto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Fabio Jakobsen ha iniziato bene la stagione 2025, piazzandosi due volte nella top 10 dell'UAE Tour in questa prima parte di calendario, eppure le cose non vanno bene per il 28enne olandese. Ultimamente ha dovuto arrendersi sia alla Bredene Koksijde che durante la Bruges-De Panne: "Mi sono allenato bene quest'inverno e ho iniziato la stagione con sicurezza, ma nei momenti cruciali e negli sforzi intensivi le mie gambe non funzionavano come dovevano". Ulteriori analisi hanno diagnosticato la causa: restrizione del flusso sanguigno ad entrambe le arterie iliache, necessario l'intervento immediato e prognosi non inferiore ai tre mesi.

Jakobsen in difficoltà, la diagnosi: flusso sanguigno insufficiente alle gambe

Insieme alla sua squadra, il campione europeo 2022 ha lavorato duramente sulla sua forma fisica lo scorso inverno per avere una stagione migliore rispetto al 2024, rovinata da una serie di infortuni fisici che ne hanno limitato le prestazioni. E che, puntualmente si sono ripresentati durante le gare di inizio stagione: Jakobsen si è reso conto di non riuscire più a pedalare con la stessa potenza di prima e gli esami effettuati dal personale medico del Picnic PostNl hanno accertato che lo sprinter presenta un problema serio, per cui necessita di un intervento chirurgico: la restrizione del flusso nelle arterie iliache di entrambe le gambe. "E' l'unico modo per correggere il problema che lo limita in bicicletta e potrebbe causargli problemi futuri" ha spiegato il medico della squadra, Camiel Aldershof.

"Devo allenarmi di più", l'illusione di Jakobsen: "Sta tutto nei dettagli"

Una carriera che aveva rischiato di interrompersi per il pauroso incidente del 2020, poi ripresa in mano con perseveranza e dedizione. Ma il 2024 si era concluso in modo pessimo, tanto che lo stesso Jakobsen aveva fatto mea culpa indicando in se stesso il motivo principale dei suoi fallimenti: "Sta tutto nei dettagli, il mio problema è arrivare alla fine della gara. Quindi questo significa più corse di resistenza e io non sono particolarmente bravo nella resistenza" aveva detto a inizio 2025 rivivendo la sfortunata stagione appena conclusa. "Ero nuovo nella squadra, abbiamo dovuto conoscerci, l'esperienza è importante e se si è giovane si commettono più errori". Nulla di tutto questo, però: dietro c'0era un problema fisico di fronte al quale l'aumento dell'intensità degli allenamenti lo accentuava, senza risolverlo.

Jakobsen operato, i rischi e quando rientra: "Il recupero richiederà tempo"

Ora l'operazione, che terrà Fabio Jakobsen lontano a tempo indeterminato dalle corse e da ogni attività: "A causa dell’operazione, inizialmente non potrà pedalare per circa sei settimane, durante le quali non potrà svolgere altre attività fisiche pesanti" ha continuato il professor Aldershof. "Nel frattempo, monitoreremo attentamente il suo recupero e, non appena sarà pronto, ricomincerà lentamente ad allenarsi e ad aumentare gradualmente l’intensità. Fortunatamente, dato il tipo di disabilità, ha una buona prognosi per un ritorno. Ma il recupero potrebbe richiedere del tempo, anche più del previsto".

"L'operazione? Ben venga: a volte bisogna fare due passi indietro per andare uno avanti""

Fabio Jakobsen ha accettato il proprio destino come un sollievo: "Mi sono allenato bene quest'inverno e ho iniziato la stagione con sicurezza, riuscendo ad entrare nella top ten all'UAE Tour e alla Parigi-Nizza. Poi, nei momenti cruciali e negli intensi sforzi di sprint ho fatto fatica. Ho sentito di nuovo le mie gambe che semplicemente non funzionavano come avrebbero dovuto. Pensavo fosse ovviamente un ostacolo mentale, ma ora che abbiamo trovato la reale causa, spero che un intervento chirurgico possa risolverlo in modo definitivo. A volte si deve fare un passo indietro per farne due avanti e spero che sarà così per me ora".

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