Italia a medaglia anche oggi: bronzo nell’inseguimento a squadre di ciclismo, siamo a quota 27
L'Italia dell'inseguimento a squadre di ciclismo conquista una bellissima medaglia di bronzo alle Olimpiadi, schiantando nella finale per il terzo posto la Danimarca. Non si interrompe dunque la striscia di medaglie portate a casa tutti i giorni dalla squadra azzurra ai Giochi di Parigi: siamo arrivati a quota 27. Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon hanno subito rialzato la testa dopo la sconfitta di ieri in semifinale contro la mostruosa Australia (oggi vincitrice dell'oro in finale contro la Gran Bretagna), che nell'occasione aveva fatto anche segnare il record del mondo con il tempo spaziale di 3'40″730, togliendolo proprio agli azzurri (3'42″032).
Oggi il quartetto azzurro ha annichilito i tradizionali avversari danesi, che erano partiti forte ma poi nulla hanno potuto di fronte al prepotente ritorno dei nostri. La Danimarca aveva un vantaggio di 1.069 secondi dopo i primi 1000 metri, leggermente sceso a 0.814 a metà gara. Lì si è scatenato Jonathan Milan, che con un giro pazzesco ha riportato l'Italia a mezzo secondo di distacco. Il sorpasso in tromba da parte degli azzurri e lo sfaldarsi della squadra danese ha scolpito il risultato ben prima della fine della prova: la medaglia di bronzo è andata all'Italia, col tempo di 3'44"197, con la Danimarca staccata di quasi 2 secondi.
Una prova di grande carattere, oltre che classe, per il nostro treno azzurro, che si è lasciata alle spalle la delusione di non poter difendere la medaglia d'oro vinta tre anni fa alle Olimpiadi di Tokyo. In Giappone il quartetto era lo stesso (Ganna, Milan, Consonni e Lamon) e in finale batté proprio la Danimarca come oggi, ma il peso di quella sfida era ben diverso. Il bronzo in quella circostanza andò all'Australia, vincitrice sulla Nuova Zelanda: oggi gli ‘Aussie' sono i nuovi campioni olimpici.