Il Tourmalet è di Latour, la 18a tappa del Tour ancora a Pogacar: sempre più in giallo
Se sul Tourmalet la gloria è per il francese Latour, sul traguardo di Ardiden trionfa Tadej Pogacar che vince la 18a tappa del Tour de France, l'ultima in quota e che saluta le grandi montagne. Per la maglia gialla Pogacar "semplice amministrazione" di giornata, per tutta la frazione, fino alla fase finale quando oramai ha abituato tutti a vederlo sui pedali e andarsi a prendere la gloria finale.
Una tappa cortissima ma tra le più straordinarie di questa Grande Boucle 2021 che vede l'addio ai Pirenei con il classico botto: scalando il Tourmalet. Tadej Pogacar in classifica generale non teme nessuno, con i primi inseguitori a oltre cinque minuti, per lui si prospetta una tappa di controllo, dopo il successo nella 17a, gestendo eventuali attacchi avversari.
Nella prima ascesa impegnativa che apre alle rampe di Sua Maestà il Tourmalet, la Ineos inizia a fare la selezione mettendo tutti i ciclisti davanti al gruppo maglia gialla e imprimendo un ritmo insostenibile per i fuggitivi di giornata che ad uno ad uno vengono riassorbiti e con i battistrada, con Alaphiville , che vedono ridursi pedalata dopo pedalata il vantaggio cumulato. Un ritmo importante, per 17 chilometri senza respiro, prima degli ultimi 30 chilometri con il traguardo a 1700 metri ad Ardiden.
Sul Tourmalet trionfa Latour
La sfida Ineos / UAE resta in fase di studio anche nella parte finale del Tourmalet, con l'erta più difficile che fa da sè selezione durissima: ad approfittarne sono Gaudu e Latour che si sfidano per il traguardo in quota sul Gigante dei Pirenei. Dietro, intanto, c'è comunque chi va in crisi: Rigoberto Uran cede piano piano ma inesorabilmente, quindi è il turno di Geraint Thomas così come il nostro Davide Formolo.
In discesa, Gaudu fa il vuoto mostrando grandi doti innate per poi venire assorbito sulla scalata verso Ardiden, da una Ineos che trascina il gruppo della maglia gialla sempre in terza-quarta posizione. Tutto tranquillo fino ai 5 chilometri per lo sloveno Pogacar che controlla senza forzare ponendo un compagno UAE in testa a tirare. Fino al suo scatto che fa selezione fino al traguardo dove a 150 metri lascia tutti sulla sella, strappando in modo decisivo e lasciando a Vingegaard e a Carapaz le posizioni di rincalzo.