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Il Tour arriva a Courchevel traguardo epico nel ricordo di Pantani: fu l’ultimo successo del Pirata

Il Tour de France porta la 17a tappa al traguardo di Courchevel, a 2.304 metri di altezza, la punta massima di questa edizione della Grande Boucle. Dove 23 anni, il 16 luglio 2000, vinse per l’ultima volta in carriera, uno straordinario Marco Pantani.
A cura di Alessio Pediglieri
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La 17a tappa del Tour de France è un affare a due, tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar e ancora sulle Alpi sarà battaglia tra i due campioni. 166 chilometri, 4 GPM da scalare tra cui un prima categoria e un Hors Categorie, il Col de da Loze, a Courchevel. Arrivo che ne ricorda un altro epico per noi italiani e non solo, quello di Marco Pantani che segnò anche l'ultimo successo del Pirata.

Oggi tutti gli occhi saranno per Vingegaard e Pogacar e così la domanda del momento: chi riuscirà a vestirsi di giallo a Parigi? Percentuali in netta crescita per il danese che ha dominato la crono con lo sloveno che ha dovuto accontentarsi di arrivare a un minuto e mezzo. Unica consolazione per il capitano UAE è che anche dopo un'altra tappa di crisi, il giorno dopo suonò la carica. Attesa anche in questa 17a tappa ultima vera occasione per provare a sparigliare le carte sul tavolo.

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Si parte dal Monte Bianco e si arriverà a Courchevel con un finale bellissimo dopo  altri 3 GPM di giornata in cui non mancherà battaglia, tentativi di fuga, attacchi e contrattacchi. Un'altra giornata sicuramente epica che culminerà con l'ascesa verso i 2.304 metri del Col de La Loze, la "cima Coppi" di questa edizione della Grande Boucle e che coincide 23 anni dopo con un altro arrivo diventato epico e memorabile per ciò che accadde da lì in poi. La vittoria di un Marco Pantani che dominò sulle Alpi nel 2000, conquistando quello che nessuno in quel momento poteva sapere: il suo ultimo successo.

Proprio in piena salita a 16 chilometri dal traguardo, 23 anni fa il Pirata provò la stoccata decisiva salendo sui pedali come solo lui sapeva fare, facendo sobbalzare i cuori di milioni di tifosi e inasprire di acido lattico le gambe degli avversari. Che portavano i nomi di Ullrich, Virenque e soprattutto Lance Armstrong. Il Pirata abbassò la testa e spinse verso la vetta la propria bici non con il piatto forte della casa,  l'improvviso micidiale scatto, ma con una progressione che ben presto fece il vuoto, eliminando ad uno ad uno tutti gli altri fino a doppiare a doppia velocità Santiago Botero, ultimo a frapporsi tra il Pirata e la vittoria.

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Per il Pirata fu l'acuto più cercato e voluto ma anche quello che portava con sé l'amarezza e la rabbia, scaricate sui pedali nella salita verso Courchevel. Una progressione lunghissima con affondi che arrivavano come rasoiate inesorabili, andando a riprendere tutti i fuggitivi. Un cavalcata eroica, in maglia Mercato Uno, la "sua" squadra,  per il riscatto sportivo dopo la squalifica di Madonna di Campiglio che si portava dietro da un anno, in cui era rimasto lontano dalle corse, e che sarebbe coincisa con l'ultimo successo del campionissimo di Cesenatico. Era il 16 luglio del 2000.

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