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Tour de France 2024

Il rifornimento in discesa è un disastro: Neilands sbaglia tutto e si schianta sul muretto

Bruttissima ruzzolata contro un muretto di cemento da parte del 28enne della Israel, Krists Neilands: fatale un tentativo maldestro di rifornimento in piena curva. Coinvolta ancora una volta una moto ma questa volta senza responsabilità.
A cura di Alessio Pediglieri
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Bruttissima caduta da parte di Neilands che, durante una delle discese di giornata sulla 15a tappa che si è conclusa sul Monte Bianco,  ha rischiato davvero molto compiendo una mossa azzardata che è finita malissimo. Il ciclista del Team Israel-Premier Tech ha cercato di rifornirsi ma ha sbagliato sia il tempo sia il modo finendo malamente contro un muretto di cemento laterale.

Ancora una moto protagonista di una tremenda caduta al Tour de France ma questa volta il pilota del mezzo non ha colpe precise perché l'azzardo lo ha compiuto il ciclista che ha poi pagato nel modo peggiore il tentativo maldestro di rifornirsi durante una discesa lunga e tecnica. Ad avere le peggiori conseguenze è stato il lettone Krists Neilands che poco prima di una curva ha provato a prendere una borraccia, perdendo ben presto il controllo della bici.

Il video mostra perfettamente l'errore di Neilands con il 28enne che non aspetta un tratto rettilineo ma prova la presa volante in piena curvatura: così, improvvisamente un normale rifornimento si trasforma in una rovinosa e dolorosissima scivolata sull'asfalto che poteva avere ancor più gravi conseguenze, vista la prossimità di un muretto di cemento su cui si è conclusa la scivolata. Tutto per poter prendere una borraccia da una moto che lungo il tracciato è autorizzata a dare assistenza ai ciclisti. Il mezzo in questo caso, però non ha colpe specifiche perché fa tutto Neilands.

Una dinamica pericolosissima e con le conseguenze peggiori per il corridore ma ben diversa da ciò che era accaduto nella 14a tappa, in salita, quando una moto dell'organizzazione aveva frenato la rasoiata di Pogacar su Vingegaard, obbligando lo sloveno a frenare e desistere dal tentativo di attacco. In quell'occasione, proprio la moto ebbe la colpa evidente di non essere riuscita a gestire la situazione garantendo lo spazio necessario e sufficiente da lasciare ai ciclisti.

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